Il mese di settembre sarà molto caldo per quanto riguarda le ultime novità sulle Pensioni, e in particolar modo per la riforma che il Governo dovrebbe varare nella prossima legge di stabilità consentendo di andare in pensione anticipata grazie ad una maggior flessibilità in uscita. Punto cruciale resta però la situazione dei lavoratori precoci, che da anni chiedono quota 41 per tutti e che fino ad oggi non sono stati ascoltati dal Governo.

Tra le tante iniziative per far sentire la loro voce, l'ultima riguarda la televisione, con un intervento nella trasmissione di rai 3 Politics, previsto per stasera 6 settembre 2016 dalle ore 21:00. Il Governo Renzi intanto continua con lo studio delle sue ipotesi, con l'APE e il bonus contributivo per chi ha lavorato da minorenne che rimangono le due soluzioni più probabili. 

Pensioni precoci, ultime novità su quota 41: una guerra persa vince l'APE e il bonus contributivo ?

Nonostante le oltre 50mila firme raccolte dalla Petizione online lanciata da Cesare Damiano, le ultime novità per i precoci non sono buone.

Il Governo infatti sembra voler giungere ad un compromesso, e inserire nella prossima LDS un bonus contributivo per chi ha lavorato da minorenne. Stando a quanto riportano il Giorno e il Resto del Carlino il bonus potrebbe esser un po' diverso da quanto ipotizzato in passato, comprendendo i lavoratori dai 14 ai 18 anni, ma regalando solo 2-3 mesi di bonus per ogni anno lavorato in quella fascia di età. In parole povere chi avesse iniziato a lavorare a 14 anni come precoce, potrebbe ottenere circa 1 anno di anticipo rispetto agli attuali requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 e 10 per le donne). 

Pensione anticipata ultime novità precoci: Damiano chiede 2 miliardi di fondi, il Governo ne stanzierà 600 milioni

Il problema per la pensione dei precoci e più in generale per la riforma che porti ad una pensione anticipata più flessibile sono sempre i soldi.

Le coperture finanziarie da dedicare al tema previdenziale non sono molte, ed il Governo spera di chiudere la questione con un investimento di circa 600 milioni (i costi stimati per l'APE sulle finanze pubbliche). Come ha spiegato Damiano però, servirebbero finanziamenti per una serie di punti focali sulle pensioni da sistemare nella prossima legge di stabilità:

  • l’anticipo a 63 anni dell’età della pensione
  • Costo zero per i disoccupati, i precoci, gli addetti ai lavori usuranti e gli invalidi che vogliono accedere alla pensione
  • il cumulo gratuito dei contributi
  • Prolungamento sperimentazione Opzione Donna 
  • Ottava Salvaguardia per gli esodati
  • l’equiparazione della no tax area
  • l’incremento della quattordicesima dei pensionati più poveri

Per tutto questo, secondo Cesare Damiano "è necessario stanziare almeno 2 miliardi di euro ‘freschi’.

il Governo cosa farà? Cercherà di risparmiare ancora una volta sul tema delle pensioni per concentrare le risorse su altro (come fu per il Job Acts ad esempio). Voi cosa ne pensate per queste misure sui precoci? Volete quota 41 o il bonus contributivo potrebbe esser una soluzione? Fatecelo sapere nei commenti e se volete aggiornamenti nei prossimi giorni cliccate Segui!