Una delle novità introdotte nel Piano delle Formazione docenti di ruolo per il prossimo triennio 2016/2019 è la realizzazione di un portfolio digitale, che dovrà contenere la storia formativa e professionale dell’insegnante. La sua elaborazione aiuterà, inoltre, i docenti a riflettere sulla propria attività didattica e sul proprio modo di progettare e realizzare l’insegnamento. Cos'è il portfolio digitale che ogni insegnante dovrà realizzare, e cosa dovrà contenere?
Vediamo maggiori dettagli a riguardo.
Portfolio digitale: cosa dovrà contenere
Il portfolio digitale dovrà essere realizzato da ogni docente di ruolo, all'interno di una specifica sezione in corso di sviluppo da parte del Miur: sarà formato da una parte pubblica e una parte riservata, che sarà disponibile e gestita internamente dall'insegnante stesso. Rappresenterà, per i professionisti, l’ambiente digitale in cui riconoscere e valorizzare ogni passaggio della propria storia formativa e professionale. In linee generali, cosa dovrà contenere il portfolio professionale?
All'interno di questo documento digitale, che con molta probabilità sarà strutturato in tre sezioni, nella prima parte si dovrà inserire l'anagrafe della professionalità, ossia le proprie esperienze professionali, oltre che certificazioni ed eventuali qualifiche, e anche pubblicazioni e attività di ricerca; nella parte centrale si dovrà indicare la progettazione, documentazione e riflessione sull'attività didattica (ad esempio: risorse didattiche prodotte, lavoro condotto nell'anno di prova, progettazione di particolari percorso formativi) e, infine, nell'ultima parte il portfolio dovrà essere aggiornato con le proposte di sviluppo professionale del docente.
Il documento digitale, in questo modo, diventerà parte integrante del fascicolo digitale del docente, permettendo ad amministrazioni, scuole e dirigenti, di ricostruire e comprendere la storia professionale dell'insegnante. Per le altre news sul Piano Formazione docenti, potete cliccare sul tasto "Segui".