Lo scorso 3 ottobre, il Miur ha lanciato il Piano di Formazione in servizio dei docenti di ruolo (circa 75000 docenti) per il prossimo triennio 2016/2019; esso prevedeprevede un investimento di 325 milioni di euro.Aqueste risorse si aggiungono gli 1,1 miliardi della Carta del docenteper un totale di 1,4 miliardi.Le priorità della formazione si basano su 9 pilastri: dalle lingue, al digitale, dall’alternanza Scuola lavoro all’inclusione ecc.Ogni docente avrà un proprio Piano di formazione individuale che entrerà a far parte di un portfolio digitale.
Vediamo nel dettaglio maggiori informazioni.
Formazione linguistiche e portfolio digitale
Al primo posto fra i pilastri del Piano Formazione docenti, rientrala formazione sulle lingue, che ha l'obiettivo di portare i 130.000 insegnanti coinvolti, ad alti livelli di competenze linguistiche ed indirizzarli su percorsisulla metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learningovvero l'insegnamento della propria disciplina in lingua straniera). Al secondo posto dei pilastri della formazione troviamo le competenze digitali, imprescindibili non solo per rendere più "attraente" lo studio attraverso il linguaggio multimediale ma piuttosto di rinnovare completamente la didattica integrando il modo di "far scuola" tradizionale con didattica multimediale.
Una delle novità di questo nuovo Piano di Formazione è il portfolio digitale, il quale dovràcontenere la storia formativa e professionale dell’insegnante (questo documento digitale è suddiviso indue parti, una pubblicae l'altra riservata al docente).In esso, ogni docente dovrà inserire quale è stata la propria formazione, quali le sue esperienze lavorative pregresse, le certificazioni e qualifiche possedute, pubblicazioni ecc.
Quando dovrà essere compilato il portfolio? Sarà una nota ministeriale a comunicarlo, anche se secondo indiscrezioni, lacompilazione del portfolio prenderà il via nel mese diottobre.Nel suo complesso il Piano di formazione predisposto cercherà di far superare le debolezze del sistema scolastico italiano e di poter fare allinearlo ai migliori standard internazionali. Resta aggiornato sul mondo della scuola premi il tasto segui.