Sono tante le novità, inerenti il mondo della Scuola, contenute nella prossima Legge di Stabilità (in dirittura d'arrivo entro il prossimo dicembre 2016). Le maggiori di queste riguarderanno, in particolare: 1) la trasformazione in organico di diritto delle attuali 25.000 cattedre di organico di fatto; 2) la riproposizione di un nuovo piano di mobilità straordinaria per il prossimo a.s.

2017/18. Un'interessante novità, quest'ultima, per molti insegnanti delusi e contrariati dalle ultime 'concitate' fasi di mobilità, avvenute in questi ultimi mesi.

Le tante 'storture' della nuova riforma

L’elenco delle anomalie, evidenziatesi negli ultimi mesi, è abbastanza lungo. Proviamo, brevemente ad elencarne qualcuna: gli innumerevoli errori del famoso algoritmo ministeriale impazzito; le proposte di conciliazioni dell’ultimo minuto, giunte, la notte precedente la presa di servizio, ai poveri insegnanti; i forti ritardi (ancora in corso) nelle operazioni dei movimenti riguardanti le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie; la spinosa questione riguardante gli incarichi di sostegno attribuiti ai docenti in ruolo senza il titolo di specializzazione; infine, la relativa rabbia di molti insegnanti precari, presenti nelle graduatorie d’Istituto di II fascia, i quali, pur in possesso del medesimo titolo specializzante, sono rimasti esclusi dagli incarichi su posti di sostegno, nonostante la loro comprovata competenza e professionalità.

Legge di Stabilità 2016: nuova mobilità straordinaria per l'as 2017/18

Intanto, ad un mese di distanza dall’inizio delle attività didattiche, con il malcontento e con gli animi delusi, molti insegnanti tentano di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi possibili. La speranza, però, rimane sempre quella che qualcosa cambi in senso positivo e in effetti da quanto trapelato in queste ore, nella prossima ed imminente Legge di Stabilità che sarà approvata, quasi sicuramente, entro il prossimo mese di dicembre di quest’anno, un articolo dello stesso dispositivo normativo riguarderà l’abolizione del vincolo triennale per i docenti curricolari, permettendo loro di poter presentare istanza di trasferimento dall'attuale sede di titolarità verso una nuova provincia richiesta.

Insomma, la fase di mobilità straordinaria, messa in atto questa estate, si riproporrà anche per il prossimo anno scolastico 2017/18.

Una proposta concreta voluta dal Governo per sanare gli innumerevoli contenziosi

Allo stato attuale, chiaramente, questa di cui parliamo rimane solo una proposta, ma le indiscrezioni parlano della volontà, da parte del Governo di Matteo Renzi, di voler prendere seriamente in considerazione le lamentele di molti docenti già in ruolo, i quali, dopo molteplici anni di precariato, hanno assistito alla negazione dei loro diritti da parte del Miur, avanzando, per questo, numerosi ricorsi nei confronti dello stesso. A quanto pare, la volontà dell’abolizione del vincolo trova riscontro proprio nella quantità di contenziosi in corso a causa delle molteplici discriminazioni e dei tanti errori formali evidenziatisi nell’ultima fase di mobilità.

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