Le ultime novità riforma Pensioni 2016 parlano soprattutto di quanto dovrebbe essere definito per concludere il pacchetto delle misure. In primo luogo, dovrebbero arrivare risposte per quanto concerne l'APE: quali sono le mansioni 'gravose' che rientreranno nella forma 'social' dell'uscita anticipata e quale l'entità della penalizzazione per l'APE volontaria. C'è poi il nodo dei lavoratori precoci: esclusi dall'APE stessa, la platea di accesso alla Quota 41 è stata fortemente ridimensionata, si attendono risposte da parte del governo e una presa di posizione più netta da parte di Cesare Damiano.

Infine, il nodo 'esodati': il ministro Poletti ha fatto una promessa 'vaga', mentre si sottolinea la difficoltà nello scindere tra 'esodati' e 'esodandi'. Dopo aver visto i 4 elementi e i 5 punti oscuri della riforma pensioni, ecco cosa ci attende nella settimana che sta iniziando.

L'APE e la riforma pensioni 2016: 10-16 ottobre, le aspettative

La riforma pensioni 2016 all'insegna dell'APE non sembra convincere gli italiani. Nella settimana appena trascorsa, infatti, un sondaggio Ipsos ha rilevato come per il 71% dei cittadini non ci si può fidare di un sistema che prevede un prestito con le banche.

Intanto, il problema sono le misure: il dispositivo APE, infatti, non è stato ancora definito nelle parti che interessano maggiormente. Innanzitutto, l'attesa e le speranze sono per l'ampliamento della platea di coloro che potrebbero accedervi senza penalizzazioni: nel verbale si parla di 'mansioni gravose', ma non è stato ancora chiaro quali lavoratori vi potrebbero rientrare. La speranza è per le maestre della scuola primaria e, soprattutto, per i lavoratori dell'edilizia. L'altro elemento riguarda la percentuale massima di penalizzazione: la richiesta è chiara, il 25% è troppo alto (si perderebbe fino a 400 euro al mese su una pensione da 1600 euro), ma anche la risposta sembra essere altrettanto chiara, mancano le risorse e, come sottolineato da Cazzola e dalla Fornero più volte, chi vuole uscire prima è giusto che paghi da sé il 'privilegio'.

Lavoratori precoci ed esodati: attesa novità riforma pensioni 2016 dal 10 al 16 ottobre

C'è poi la questione della Quota 41 per i lavoratori precoci: la riforma pensioni 2016 la prevede soltanto per alcune categorie (tra cui compaiono un'altra volta le non ancora definite 'mansioni gravose'), mentre è chiaro che, pur volendolo, questa tipologia di lavoratori non potrà accedere neanche alla riforma APE (bisogna avere, infatti, almeno 63 anni d'età e un precoce, a quell'età, avrebbe probabilmente raggiunto il requisito contributivo e sarebbe già in quiescenza). Infine, gli esodati e l'ottava salvaguardia: il ministro Poletti, in un'intervista a Il Corriere della Sera, ha ribadito che si farà con i risparmi delle salvaguardie precedente, anche se risulta molto complicato capire quale possa essere la platea.

Sui numeri, comunque, non si è sbilanciato, ma ha lasciato soltanto una 'promessa' vaga. La caratteristica fondamentale della riforma pensioni 2016 è che, per il momento, su nessuna questione si è ancora entrati nel particolare. Si attendono, dunque, innumerevoli chiarimenti nella settimana dal 10 a l 16 ottobre. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.