Le ultime notizie sulle pensioni ad oggi 7 ottobreparlano soprattutto delle vertenze del lavoratori precoci e dell'opzione donna. Per quanto riguarda il primo punto, è arrivato un video del ministro Giuliano Poletti che spiega ai diretti interessati in cosa consisterà la misura a loro favore. Mentre sul versante della proroga dell'opzione donna, il silenzio calato sulla vicenda non lascia ben sperare. Intanto, i sindacati, attraverso differenti rappresentanti, cercano di spiegare le motivazioni per cui hanno apposto la propria firma al verbale di intesa con il governo sulla riforma Pensioni: nonostante le misure, in generale, non piacciano, dall'APE alla Quota 41 'zoppa', il motivo reale è che non ci sarebbero risorse sufficienti.

Lavoratori precoci e opzione donna: ultime notizie pensioni ad oggi, 7 ottobre

Le ultime notizie sulle pensioni al 7 ottobre parlano soprattutto della polemica che i lavoratori precoci continuano ad esprimere contro le scelte del governo Renzi. A rispondere è stato, attraverso un video, il ministro Giuliano Poletti che ha spiegato come, per i precoci, si è adottata la stessa linea dell'APE social: soltanto che si trova in reale difficoltà, potrà accedere alla pensione anticipata con Quota 41. I lavoratori precoci, comunque, hanno intenzione di continuare le loro battaglie, nonostante la delusione che alcuni hanno provato nei confronti di Cesare Damiano che ha dichiarato come la riforma pensioni del governo Renzi contenga molti spunti importanti.

Per quanto riguarda l'opzione donna, il silenzio risulta essere 'assordante': in attesa del report sui costi della misura, il rischio, paventato da più parti, è che la proroga possa non arrivare più, perché peserebbe troppo sui conti dello Stato.

I sindacati 'si difendono': ultime notizie pensioni ad oggi 7 ottobre

I sindacati, intanto, sentono l'esigenza di difendere la propria scelta di firmare il verbale con il governo Renzi sulla riforma pensioni, formata da misure per i pensionati (quattordicesima e no-tax area) e per i pensionandi (APE e Quota 41).

La Furlan della Cisl si dice contenta perché si è aperta una fase di concertazione tra governo e sindacati e non può che essere salutata in maniera positiva. Dal canto suo, Foccillo della Uil sostiene che la riforma pensioni APE non rappresenta nulla di definitivo, ma una sperimentazione che, con il tempo, può essere 'aggiustata' e 'migliorata'.

La sensazione è che i sindacati sentano il bisogno di spiegare ai propri sostenitori i motivi per cui, sulle pensioni, i sindacati hanno deciso di accettare la linea del governo. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.