Dalla rubrica "Parola ai Comitati" continuiamo a seguire con attenzione le vicende dei lavoratori e delle lavoratrici che sono in attesa di conoscere quale sarà il proprio destino previdenziale. Le modifiche proposte alla Manovra del 2017 sono ora in attesa di passare il vaglio della Commissione Bilancio, ma resta la preoccupazione per quello che potrà essere l'effettivo esito finale della discussione parlamentare.
Il confronto sembra comunque destinato a farsi acceso. Per l'8va salvaguardia i lavoratori esodati chiedono di poter tutelare tutti coloro che sono rimasti in mobilità, mentre il testo della bozza prevede delle finestre ad esclusione. Stesso discorso per i lavoratori a tempo determinato, che i sindacati hanno chiesto di includere come intera platea all'interno della salvaguardia. Inoltre, vi è la questione dell'esclusione dei lavoratori agricoli e stagionali, definita negli scorsi giorni dalla Uil come "un'ingiusta discriminazione".
Pensioni e lavoratori esodati: le richieste di tutela per l'8va salvaguardia
Il sindacato aveva chiesto di tutelare anche "i lavoratori collocati in mobilità a seguito di accordi stipulati entro il 31/12 del 2011, che abbiano smesso di lavorare entro il 31/12 del 2014" Una prassi già seguita con la 7ma azione di salvaguardia e che secondo le parti sociali dovrebbe guidare anche il meccanismo di funzionamento della prossima, al fine di potersi definire sufficientemente inclusiva. Le proposte emendative depositate alla Camera segnano comunque dei passi in avanti, a partire dall'accoglimento di alcune delle richieste ad opera della Rete. Si parla dell'estensione dal 31/12 del 2012 al 31/12 del 2014 del termine ultimo per la risoluzione del rapporto di lavoro per coloro che si sono trovati in mobilità, mentre altri due correttivi prevedono l'estensione di 12 mesi per rendere accessibile la salvaguardia a coloro che sono stato autorizzati ai versamenti volontari entro il 4 dicembre del 2011, non avendo effettuato versamenti al 6/12 del medesimo anno.
Ma al centro dell'attenzione vi sono anche coloro che hanno visto chiudersi il proprio contratto di lavoro determinato al 2011.
Pensioni anticipate e opzione donna: al vaglio quarto trimestre e cumulo
Anche per le lavoratrici opzione donna il momento appare particolarmente complesso: gli occhi restano puntati sui due emendamenti dedicati all'estensione di OD al 31 luglio 2016 ed al cumulo gratuito dei versamenti effettuati in casse differenti (tra cui anche la Gestione Separata Inps). I correttivi inseriti in LdB 2017 potrebbero effettivamente aprire le porte del pensionamento anticipato per molte lavoratrici, stante la premessa del corretto impiego delle risorse monitorate attraverso l'impiego dell'apposito contatore.
Entro il prossimo 27 novembre dovrebbe conoscersi il testo effettivamente approvato, ma il clima tra le pensionande resta teso per l'attesa, nonostante la speranza per lo sblocco della situazione.
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