Novità in vista nella riforma delle Pensioni del Governo Renzi per il 2017 sulla situazione dei lavoratori esodati e sulla possibile proroga dell'opzione donna. Infatti, è allo studio dell'Esecutivo per la legge di Bilancio 2017 l'emanazione dell'ottava legge di salvaguardia, già anticipata nelle scorse settimane dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Ed è sempre aperta la misura a favore delle donne lavoratrici: l'opzione della pensione anticipata a 57 anni, scaduta già nel 2016, richiede un nuovo provvedimento legislativo per l'allungamento della maturazione dei requisiti.
Pensioni esodati 2016: novità dell'8^ salvaguardia, mobilità fino al 2014
La situazione degli esodati è stata delineata nei giorni scorsi: l'ottava salvaguardia manderà in pensione anticipata ventisettemila e settecento contribuenti che non riescono a trovare più un lavoro grazie alla reimmissione dei requisiti previgenti la riforma dell'ex ministro Fornero. La novità dell'ultima ora è quella della possibile modifica dei requisiti di accesso: infatti, come riportato dal Corriere della Sera, per poter uscire dal lavoro anticipatamente potrebbe essere necessaria la mobilità dal termine del 2014, anziché dalla fine del 2012. Ad oggi, i 27 mila e settecento contribuenti coperti dall'ottava salvaguardia saranno così distribuiti: ottomila lavoratori in mobilità o salvaguardati dai trattamenti speciali per il settore dell'edilizia (i contribuenti più interessati dalla novità), diecimila e quattrocento lavoratori che, a varie scadenze, hanno versato contributi volontari, settemila e ottocenti esodati entro il 2012, ottocento lavoratori con contratto a tempo determinato rimasti fuori dal lavoro dal 2007 al 2011 e settecento lavoratori in congedo per assistere i figli disabili.
Pensione anticipata con opzione donna 2017: proroga e cumulo dei contributi
Ulteriori novità di pensione anticipata potrebbero arrivare dalla proroga dell'opzione donna da emendare nella legge di Bilancio 2017: ad oggi, scrive il quotidiano milanese, la situazione è ferma in quanto, secondo quanto affermato da Cesare Damiano del Partito Democratico, il Governo avrebbe dovuto inviare al Parlamento la relazione riguardante le risorse che potrebbero essere disponibili per questa misura.
L'allungamento al 31 luglio 2016 della scadenza entro la quale le lavoratrici potranno maturare i requisiti per l'opzione donna troverebbero copertura, infatti, nell'impiego dei due miliardi e mezzo di euro che sono avanzati dalla legge di Stabilità 2016. L'altra novità riguarda la possibilità di cumulo gratuito dei contributi anche tra più gestioni dell'Inps in modo da facilitare le lavoratrici nel raggiungimento dei trentacinque anni di versamenti necessari per l'opzione donna.