Torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" ricevendo e pubblicando gli ultimi spunti di riflessione da parte di Orietta Armiliato, co-fondatrice del Comitato Opzione Donna Social.

Comitato OD: serve una legge che permetta di raggiungere prima la quiescenza

"Quello che interessa a questa Comunità è provare a ridurre lo scalone che ha allontanato di molti anni il pensionamento delle donne in un decreto siglato da sera a mattina", ha affermato Orietta Armiliato.

"Consapevoli che la Legge cd. Opzione Donna ha fatto il suo corso e che non si è profilata la volontà di volerla prorogare e che il Contatore rimasto acceso potrà, forse, includere un numero esiguo di donne, facciamo un passo avanti cercando di poter arrivare ad avere una legge che permetta di raggiungere la quiescenza prima di quanto oggi la legge prevede, prendendo spunto dell'orientamento dato dall'ultima Legge di Bilancio, ragioniamo insieme su uno scenario". Per la rappresentante delle lavoratrici, il "punto fermo è l'anticipo pensionistico che oggi, in forma sperimentale è entrato nel novero delle forme previdenziali qualificate come flessibili e che dà la possibilità di pensionarsi anticipatamente e senza entrare nei dettagli delle tre tipologie disponibili ma solo per capire il meccanismo, riporto la sintesi di un articolo sul tema tratto dalla rivista Panorama".

Le premesse del nuovo anticipo pensionistico

Stante la situazione, la rappresentante delle lavoratrici ha ricordato le tre diverse modalità di accesso all'APE (sociale, volontaria o aziendale), evidenziando la possibilità di fruizione per i lavoratori nati tra il '51 ed il '54. La misura risulterà disponibile a partire da maggio 2017 e garantirà un anticipo di tre anni e sette mesi. L'opzione volontaria richiederà poi di sottoscrivere un prestito da rimborsare in 20 anni, con un taglio del futuro assegno stimato attorno al 4,5% per ogni anno di anticipo. Tutte le pratiche saranno però svolte dall'Inps, mentre gli eredi saranno garantiti da un'assicurazione sulla vita che verrà compresa nella pratica.

Comitato OD: idea interessante avere misura ad hoc per le donne

"Partendo dunque da questa base già in essere, non potrebbe essere un'idea interessante avere una misura ad hoc per le donne, ponendo un minor limite anagrafico per l'accesso che fosse, per esempio, 58 anni di età e magari aggiungendo anni di contribuzione riconosciuti per il lavoro di cura per raggiungere la quota totale pari a 35 anni?", si chiede Armiliato. "È solo un'ipotesi... Parliamone...".

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