I cedolini degli stipendi di dicembre 2016 iniziano ad essere visibili su NOIPA e includono anche le tredicesime. Queste ultime vengono corrisposte intorno al 15 del mese, proprio in vista delle festività natalizie e delle spese aggiuntive che comportano per le famiglie. La realtà è che nel nostro Paese, le tredicesime vengono ormai utilizzate perlopiù per pagare le tasse in scadenza il 16 del mese.
Questo ha gravemente danneggiato l'economia del Paese, in quanto meno soldi equivalgono a meno acquisti. Ma a peggiorare una situazione che già di per sé appare grave, c'è l'importo della tredicesima, che in alcuni casi pare una vera e propria beffa. È il caos delle tredicesime da 1 euro, di cui si parla già da diversi anni, destinate anche ai docenti precari.
Tredicesime da 1 euro: quando il cedolino NOIPA è una beffa
Le tredicesime su NOIPA non sono uguali per tutti: gli importi cambiano in base alla durata del rapporto lavorativo. Ciò significa che i precari della Scuola sono tra coloro che ricevono meno di tutti, e in particolare chi ha a che fare con le supplenze brevi.
Sono proprio loro che quando guardano l'importo della tredicesima, trovano importi molto bassi, spesso al di sotto dei 10 euro, a volte anche intorno a 1 euro. Anche se la logica non fa una piega, dato il caos di quest'anno fra assunzioni e supplenze, per alcuni la scoperta potrebbe essere amara. Purtroppo, fino a quando esisteranno persone che lavorano esclusivamente con le supplenze (in particolare quelle brevi), esisteranno stipendi bassissimi e tredicesime quasi inesistenti. La supplentite era una malattia che il Governo Renzi, sotto la gestione dell'ex ministro Giannini, aveva promesso di guarire e cancellare. A distanza di oltre un anno dalla riforma conosciuta col nome di legge 107/2015, la supplentite esiste e continua ad essere indispensabile per il funzionamento delle scuole.
Ci saranno novità per i prossimi anni? Possiamo solo restare a guardare come si evolveranno i fatti dopo i recenti cambiamenti al Miur e al Governo.
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