E' dal 15 marzo scorso il nuovo Sistema Pubblico d'Identità Digitale (spid) che consente l'accesso a tutti i servizi online della Pubblica amministrazione dal fisco alle Pensioni, dalla scuola alla sanità, e anche a diversi servizi dei privati (accreditati dall’AGID) che aderiscono all'iniziativa lanciata dal Governo Renzi nell'ambito della riforma Pa che porta la firma del ministro Marianna Madia, riconfermata al suo posto anche dal nuovo premier Paolo Gentiloni, così come tutti i componenti dell'esecutivo ad eccezione del ministro dell'Istruzione, università e ricerca Stefania Giannini.
Lo Spid per i servizi online della Pubblica amministrazione
E' possibile trovare tutte le informazioni necessarie per richiedere la propria digital identity public sul sito istituzionale www.spid.gov.it. I cittadini potranno chiedere il codice unico (nome utente e password) di identità digitale tramite i cosiddetti Identity Provider che al momento sono i seguenti: Telecom Italia Trust Technologies Srl, Poste Italiane Spa, InfoCert Spa. Per quanto riguarda le pensioni, i servizi online lavoratori e pensionati erogati dall'Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) dal 15 marzo scorso accessibili mediante lo Spid. Sono complessivamente più di 100 i servizi web erogati dall'Inps tramite lo Spid oltre che con il "vecchio sistema" con codice Pin dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale e la Carta nazionale dei servizi (CNS).
Nuova identità digitale utile dalle pensioni al fisco alla sanità
Alla luce della nuova riforma pensioni targata Renzi-Poletti della cui attuazione si occuperà adesso il nuovo governo guidato da Paolo Gentiloni, il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha ricordato più volte, nei giorni scorsi, che "é importante attivare lo Spid prima di fine anno".
Il nuovo sistema di riconoscimento digitale consente all'Inps e agli utenti di tenere in considerazione i mutamenti che intervengono con la nuova legge di Bilancio su calcoli dei contributi previdenziali con le nuove norme sulla flessibilità in uscita (vedi Ape social e volontario e anche Opzione donna) o sul cumulo dei contributi pensionistici.
In questo modo, i lavoratori avranno la possibilità di visualizzare in "anteprima" la loro effettiva situazione contributiva e metterla a confronto con quella che potrebbe essere la loro pensione utilizzando le nuove norme.