Come vi abbiamo anticipato nella precedente news, nella giornata di martedì 10 gennaio si è tenuto il primo incontro tra Sindacati e Miur, per definire come sarà effettuata la mobilità docenti per il prossimo anno 2017/2018, un tema molto sentito al momento tra gli insegnanti. Le trattative per la definizione, dei vari punti del nuovo contratto sulla mobilità si terranno fino a giovedì 19 gennaio.
Vediamo nel dettaglio quali sono al momento i punti fermi della prossima mobilità.
Nuova mobilità, i punti fermi
I docenti interessati a presentare domanda di mobilità territoriale saranno tutti i docenti che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, i quali nelle domanda potranno esprimere 15 preferenze tra Scuola, ambito, codice provincia. Il docente potrà indicare anche una sola scuola, oppure un unico ambito o un solo codice provincia. Quest'anno i docenti dovranno presentare una sola domanda di mobilità (così come è avvenuto sino ad oggi per la secondaria di II grado) sia la fase provinciale sia interprovinciale, avverranno prima i movimenti all'interno della provincia.
E' utile precisare che si dovrà tenere indicare l'intero codice meccanografico dell'istituto e non la singola sede, mentre il discorso sarà diverso per quanto concerne i diversi organici relativi alla scuola serale e diurna. In altre parole, l'unica domanda potrà contenere delle preferenze, sia all’interno della provincia che per provincia diversa, con possibilità di spaziare su più province.
Titolarità su scuola
Inoltre, i docenti potranno mantenere la titolarità su scuola (intesa come istituto autonomo con proprio codice meccanografico). Continuate a seguirci in quanto dopo le ore 19:00 termine del terzo incontro tra Miur e sindacati dovrebbero essere comunicati ulteriori aggiornamenti. Un ultimo incontro per questa settimana è previsto per la giornata di domani, per poi riprendere lunedì 16 gennaio e terminare giovedì 19. Per le altre news sulla mobilità e per la questione delicata dei perdenti posti vi rimandiamo alle precedenti news.