Le ultime notizie sulle Pensioni ad oggi, martedì 28 febbraio 2017, riguardano il cumulo contributivo gratuito a beneficio di quei lavoratori con carriere previdenziali spezzettate. In particolar modo, il governo sarà chiamato a rispondere il prossimo 2 marzo all'interrogazione presentata dall'onorevole Marialuisa Gnecchi del Partito Democratico, braccio destro dell'onorevole Cesare Damiano in Commissione Lavoro alla Camera, ma controfirmata anche dai partiti dell'opposizione.

Ultime notizie pensioni, martedì 28 febbraio 2017: cumulo contributivo gratuito, il 2 marzo data chiave?

Nell'interrogazione si chiede di dare una spiegazione all'ingiustificato ritardo in merito alla fruizione della novità del cumulo contributivo, novità introdotta dal 1° gennaio scorso e che, per mancanza delle istruzioni attuative, è ancora ferma in stand-by.

Ricordiamo che la legge di Bilancio ha previsto la possibilità di valorizzare i periodi contributivi temporalmente non coincidenti al fine di maturare il diritto, per i lavoratori interessati dal cumulo contributivo, il diritto alla pensione anticipata o, in alternativa, alla pensione di vecchiaia secondo quanto previsto dalla legge Fornero.

In sostanza, il lavoratore potrà sommare tutti gli spezzoni contributivi non coincidenti accreditati presso tutte le forme di previdenza obbligatoria.

News pensioni 2017, oggi 28/2: i lavoratori non possono ancora fruire della novità

Il cumulo contributivo gratuito permetterebbe al lavoratore e alle lavoratrici di poter raggiungere le soglie attualmente previste per l'accesso alla pensione fissate in 41 anni e dieci mesi per le donne e in 42 anni e dieci mesi per gli uomini: il cumulo contributivo, in buona sostanza, darebbe la possibilità di poter uscire con la pensione anticipata con decorrenza dal 1° gennaio 2017 o, in alternativa, alla pensione di vecchiaia.

C'è da augurarsi che il prossimo 2 marzo il governo possa dare una risposta soddisfacente in merito ad intraprendere quelle iniziative necessarie affinché gli enti di previdenza privati e pubblici diano il via libera all'emanazione di disposizioni applicative: bisogna, infatti, dare immediata attuazione almeno a tutto ciò che rientra già negli obblighi dell'Istituto Previdenziale di Previdenza Sociale.