Questo giovedì 11 maggio si svolta l'inaugurazione del secondo Talent Garden di Roma, un nuovo spazio "dove i professionisti del digitale, della tecnologia e della creatività della capitale potranno lavorare, apprendere e connettersi", situato nella splendida cornice degli studios di Cinecittà. Per l'occasione è intervenuto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che si è intrattenuto a rispondere a vari professionisti delle start-up e del digitale, i quali lo hanno interpellato su vari aspetti del proprio settore.

A margine dell'evento Blasting News ha avvicinato il ministro Poletti per una breve intervista. Ecco che cosa ci ha detto.

'Riduzione dell'orario di lavoro porta al rischio dumping e diventa velleitario'

Ministro Poletti, nel corso del dibattito lei ha parlato fra l'altro del forte aumento della produttività e quindi della necessità di meno lavoratori, non crede che questo possa rendere necessaria la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario? Le 35 ore sono davvero così anacronistiche?

"Questo è un tema di discussione che però non può essere costruito sulla dimensione di un solo Paese, perché altrimenti ci sarebbe uno sbilanciamento: la competizione porta al punto che l'impresa si può spostare e andarsi a localizzare laddove c'è un contesto più favorevole.

Quindi c'è il problema del dumping sociale, si rischia di voler fare una cosa buona ma poi di non riuscire a realizzarla perché le dinamiche di ciò che sta intorno non lo consentono. Quindi le riflessioni su lavoro, qualità del lavoro e tecnologia o la facciamo in un contesto che si regge, oppure se fatto in un solo Paese diventa velleitario perché alla fine l'azienda saluta e va da un'altra parte, come avviene oggi con le rilocalizzazioni e altre situazioni simili".

'Regoleremo lavoro occasionale in modo diverso per famiglie e imprese'

Avete recentemente abolito i voucher, ma ovviamente esistono ancora tutti i tipi di lavoro che da essi venivano regolati, all'atto pratico cosa dovremo aspettarci sul piano delle novità normative su questo tema?

"Già quando abbiamo scelto di abrogare le norme, avevamo detto che in prospettiva dovremo trovare la strumentazione giusta per regolare il lavoro occasionale avendo una logica che risponde in maniera diversa al bisogno della famiglia e al bisogno dell'impresa.

L'impresa ha bisogno di una risposta che sia più vicina a una forma contrattuale e quindi bisogna lavorare per questo".

E' possibile che queste norme arrivino entro l'anno o comunque prima delle Elezioni Politiche?

"Non sono in grado di dire questo con precisione".