Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano torna a parlare di riforma pensionistica. Rimasto particolarmente soddisfatto dall'operato del Governo Gentiloni, l'esponente del PD illustra i punti che ancora dovranno essere affrontati anche a margine della cosiddetta Fase 2 con le parti sociali.
Traguardo raggiunto con Ape e Quota 41
Con l'Ape Sociale e il meccanismo di Quota 41 è stato raggiunto sicuramente un traguardo importante: circa 60 mila lavoratori avranno la possibilità di anticipare l'uscita con norme più flessibili, anche se un'altra parte di potenziali beneficiari rimarrebbe esclusa.
La Legge di Stabilità 2017 infatti avrebbe esteso le due misure previdenziali solo alle categorie più svantaggiate, cosa che non ha fatto molto piacere alle varie forze politiche, ai sindacati e soprattutto a quei lavoratori che non avranno la possibilità di usufruire dei benefici.
E' questo il motivo che spinge l'ex Ministro del Lavoro Damiano a premere l'esecutivo sugli altri obiettivi da raggiungere: dall'Opzione Donna, ai lavori usuranti, alle risorse per l'Ape Sociale e alle problematiche legate alle giovani generazioni che oggi fanno sempre più fatica a cimentarsi nel mondo del lavoro.
Ad intervenire anche Papa Francesco, che stando a quanto si evince dalle sue ultime dichiarazioni alla Radio Vaticana avrebbe spiegato: "E' una società stolta e miope che costringe gli anziani a lavorare troppo a lungo e obbliga un'intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti".
Ecco gli argomenti che dovranno essere affrontati
Il deputato del Partito Democratico, invece, avrebbe ricordato che molti problemi sono ancora da risolvere. Si tratta dell'attuazione del decreto attuativo sull'Ape volontario e sui lavori usuranti, oltre alla proroga del regime sperimentale Opzione Donna e sul reperimento delle risorse finanziarie da aggiungere a quelle già stanziate per l'Ape Sociale visto che, stando al numero elevato di domande presentate finora, rischierebbero di non bastare. Argomenti che potrebbero essere affrontati a margine della cosiddetta Fase 2 dell'accordo d'intesa siglato lo scorso settembre a Palazzo Chigi fra Governo e sindacati.
Di fondamentale importanza sarà anche il capitolo riguardante l'introduzione di una pensione di garanzia che servirà ad integrare le Pensioni medio-basse che un giorno potrebbero essere percepiti dai giovani. Stando al parere di Damiano anche il tema riguardante l'innalzamento dei requisiti pensionistici dovuto all'adeguamento all'aspettativa di vita dovrebbe essere fronteggiato.