Le notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 30 giugno si concentrano sulle dichiarazioni di Tito Boeri, in merito alla pensione delle generazioni future, e sulla possibile rottura tra sindacati, in particolare la Camusso, e governo dopo che si è parlato dell'aumento dell'età anagrafica per raggiungere la pensione di vecchiaia. Nella giornata di ieri vi avevamo presentato l'intervista di Marco Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi, a Repubblica, durante la quale si è parlato dell'Ape volontaria e del possibile stanziamento di risorse per l'Ape social e quota 41 dei lavoratori precoci, qualora si confermi, anche nelle prossime settimane, il successo tra i lavoratori delle due misure pensionistiche che di fatto hanno reintrodotto la pensione anticipata.
Pensione giovani, Boeri chiede di pensare al futuro
Il presidente dell'Inps Tito Boeri è tornato a parlare di riforma Pensioni in occasione della recente audizione svoltasi in commissione Affari Costituzionali presso la Camera dei Deputati. Nel suo discorso, l'economista italiano ha ricordato quanto fatto dal suo istituto due anni fa, nel 2015, quando presentò delle proposte concrete per la modifica alla riforma Fornero. Come ricorderete, la proposta non venne però accolta positivamente dalla classe politica e nemmeno da Cesare Damiano, che nello stesso periodo aveva ingaggiato la "battaglia" per la discussione del ddl 857, contenente la pensione anticipata a 62 anni e la quota 41 per tutti i lavoratori precoci, indipendentemente dalla categoria di lavoro a cui appartengono (il limite più importante dell'attuale quota 41 varata dal Governo Gentiloni a metà mese).
Il numero uno dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha posto l'accento sull'equità dei trattamenti previdenziali e assistenziali. A tal riguardo, Boeri ha sottolineato come nei futuri provvedimenti si debba prendere in considerazione soprattutto le conseguenze per le generazioni future, alludendo così alle pensioni dei lavoratori giovani di oggi e di tutti quegli under 35 che ancora sono senza lavoro.
In conclusione del suo discorso, il presidente dell'Inps ha affermato che si deve guardare necessariamente ai risultati conseguiti nel lungo periodo e non nel breve, come invece la politica è solita fare quando si tratta di mettere mano alla riforma delle pensioni. Dunque, un'ulteriore frecciata, se vogliamo, da parte di Boeri alla classe politica, che molto probabilmente risponderà in maniera diretta alle sue nuove importanti dichiarazioni.
Aumento età pensionabile: per la Camusso è uno schiaffo ai lavoratori
Intervenuta in occasione del congresso della Cisl, a cui ha preso parte anche Carmelo Barbagallo (Uil), oltre ad Annamaria Furlan, la leader della Cgil Susanna Camusso ha definito l'ipotizzato aumento dell'età pensionabile a 67 anni uno schiaffo per i lavoratori precoci e per il lavoro che i sindacati hanno portato avanti fino ad oggi, anche insieme al governo, sia quello precedente del presidente Matteo Renzi, che quello attuale del primo ministro Gentiloni. Su questo punto si rischia, con tutta evidenza, la rottura tra i sindacati e il Governo, con scenari ad oggi ancora inimmaginabili. Per le ultime notizie sulle pensioni e per conoscere le eventuali repliche a Tito Boeri e la Camusso, cliccate il tasto Segui in alto a destra.