Le ultime notizie sulle Pensioni ad oggi 25 giugno 2017 vedono tornare protagonista l'APE volontaria, grazie ad un nuovo annuncio che vede l'apposito decreto attuativo in arrivo nei prossimi giorni. Al fianco di questa misura, non può mancare la prosecuzione del dibattito sull'APE sociale e sulla Quota 41, con tutte le problematiche relative all'invio e alla gestione delle domande.

La seconda parte del nostro articolo tornerà invece ad occuparsi della c.d. FASE 2 della riforma previdenziale, che attende la ripresa del confronto tra Governo e sindacati. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo approfondimento sul comparto previdenziale.

Riforma pensioni, in arrivo i decreti su APE volontaria e aziendale?

Dopo la chiusura dell'iter legislativo sull'APE sociale e sulla Quota 41, sarebbero finalmente in arrivo anche i provvedimenti sull'APE volontaria e su quella aziendale. Per Matteo Renzi, sarebbe ormai "questione di qualche giorno". L'ex Presidente del Consiglio ha fornito la propria stima ad un utente che lo ha interrogato sulla vicenda, spiegando che "Palazzo Chigi lo ha trasmesso agli uffici competenti, mi risulta".

Perciò, sarebbe ormai "questione davvero di poco". In merito a coloro che hanno espresso dubbi sull'operazione, Renzi ha quindi risposto che "l'anticipo pensionistico volontario funzionerà, con buona pace di chi ha solo criticato".

Pensioni anticipate e APE sociale: per Fillea-Cgil "a truffa si aggiunge truffa"

Abbiamo già segnalato i dubbi dei sindacati in merito alle difficoltà di accesso all'APE sociale per i lavoratori edili. Ora dalla Fillea Cgil emerge un comunicato dai toni preoccupati, centrato sulle ultime istruzioni in arrivo dall'Istituto di pubblica previdenza. “A truffa si aggiunge truffa: prima il Governo stabilisce dei requisiti per l’accesso all’Ape social di fatto irraggiungibili per gli edili" ha evidenziato Il Segretario generale degli edili Alessandro Genovesi; "ora una circolare Inps ci mette il carico da undici", negando di fatto "a tutti gli edili l'Anticipo Pensionistico Agevolato”.

Il riferimento va alla circolare n. 99 del 2017, attraverso la quale si sottolinea l'obbligatorietà della presentazione di una certificazione da parte del datore di lavoro in merito all'attività svolta. Una condizione che secondo il sindacalista diventa estremamente complessa in un settore nel quale gli operai hanno mediamente "3 rapporti di lavoro all'anno". Se si considerano che le certificazioni riguardano gli ultimi 7 anni, appare evidente che il lavoratore dovrà presentare 21 documenti. Per non parlare del fatto che più di un terzo delle aziende ha cessato l'attività a causa della crisi: "al povero muratore non rimarrà che rivolgersi a maghi e chiromanti per ottenere le dichiarazioni dalle aziende trapassate", ha concluso l'esponente della Cgil.

Fase 2: nuovo pressing dalla Commissione lavoro alla Camera

Nel frattempo dalla Camera arriva un nuovo invito al Governo per la ripresa del confronto con i sindacati. "È giusta la richiesta fatta da Cgil, Cisl e Uil a Gentiloni e Poletti di avviare il confronto sulla Fase 2 del verbale di accordo sulla previdenza sottoscritto lo scorso settembre". Lo afferma l'On Cesare Damiano, ricordando i dati positivi sull'APE sociale e sulla Quota 41 per i lavoratori precoci. Il Presidente della Commissione lavoro ha anche evidenziato la necessità di aumentare le risorse a disposizione qualora le richieste di pensionamento anticipato risultino superiori alle previsioni iniziali, affinché si possa evitare che qualche lavoratore venga escluso.

Riguardo la c.d. FASE 2, il parlamentare Dem ha ricordato la necessità di prevedere una pensione di garanzia per i giovani.

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