Con la circolare Inps n. 103 del 2017 il sistema previdenziale aggiorna l'opzione del cumulo, estendendo la portata ai lavoratori che risultano inseriti nel sistema contributivo puro. Si tratta di coloro che hanno cominciato ad effettuare versamenti a partire dal 1° gennaio 1996 e che desiderano fruire della quiescenza anticipata a partire dai 63 anni e 7 mesi, così come delle altre opzioni di uscita previste dal legislatore. Chi possiede versamenti in più gestioni, come ad esempio nei fondi dell'AGO, in quelli sostitutivi e nella gestione separata Inps, potrà ora esercitare la facoltà di cumulo per maturare i requisiti necessari per l'uscita dal lavoro.
Da notare che potranno ricorrere all'opzione anche coloro che risultano iscritti alle casse professionali, a patto però che quest'ultime abbiano fatto ricorso al sistema contributivo puro per il calcolo del futuro assegno. Bisogna inoltre sottolineare che i versamenti fruibili non dovranno risultare coincidenti, caso nel quale non potranno essere considerati entrambi utili per la maturazione del diritto al pensionamento.
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— INPS (@INPS_it) 23 giugno 2017
Cumulo pensionistico, ecco le nuove prestazioni conseguibili
All'interno del punto n.2 della circolare 103/2017 si approfondisce poi la questione delle prestazioni conseguibili con il cumulo.
"I trattamenti pensionistici conseguibili [...] sono: la pensione di vecchiaia, la pensione di inabilità, la pensione indiretta ai superstiti e, dal 1° gennaio 2012, la pensione anticipata", mentre "l’assegno ordinario di invalidità non rientra tra le prestazioni conseguibili con l’istituto in parola". Nella pratica, sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia con 20 anni di contribuzione e 66 anni e 7 mesi.
Età che scende a 63 anni e 7 mesi per l'uscita anticipata, purché la futura pensione non risulti inferiore a 2,8 volte il minimo Inps. In caso contrario, sarà possibile ottenere l'assegno anche con soli 5 anni di versamenti, ma solo al raggiungimento dei 70 anni e 7 mesi. Ricordiamo inoltre che resta aperta anche l'opzione dell'uscita di anzianità a 42 anni e 10 mesi indipendentemente dall'età anagrafica (un anno in meno per le donne).
Cumulo contributivo e motivi di esclusione
Per quanto concerne i motivi di esclusione, segnaliamo che il cumulo non è purtroppo accessibile a chi risulta già titolare di un trattamento pagato da una delle gestioni per le quali si desidera esercitare l'opzione. In merito poi a chi desidera far valere il montante delle casse professionali, il requisito anagrafico da applicare risulterà quello più elevato rispetto ai parametri presenti in tutte le gestioni a cui si fa ricorso.
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