Nell'immediato futuro, nell'ambito del Lavoro, ci potrebbe essere una vera e propria rivoluzione. Il senatore Maurizio Romani, appartenente al Gruppo Misto, ha infatti proposto un disegno di legge che sarà ora discusso in Commissione Affari Costituzionali al Senato, riguardante le cosiddette malattie brevi, che spesso colpiscono il lavoratore. Il dl prevede l'entrata in vigore dell'autocertificazione da parte dello stesso dipendente, evitando così di andare dal proprio dottore per il tradizionale certificato medico.
Malattie brevi, arriva l'autocertificazione
Nel disegno di legge del senatore Romani sono presenti comunque dei paletti. Il primo riguarda l'arco temporale delle cosiddette malattie brevi: l'autocertificazione del lavoratore sarà valida soltanto se tali patologie costringono il dipendente ad assentarsi dal posto del lavoro per un periodo massimo di tre giorni. Se, ad esempio, un fastidioso raffreddore perdura per più di 72 ore, l'autocertificazione non sarà più ritenuta idonea. In secondo luogo, la figura del dottore non scomparirà del tutto. Anche se non sarà più chiamato a redigere il certificato medico, dovrà comunque svolgere un'importante funzione, quella cioè di trasmettere l'autocertificazione del proprio paziente all'Inps.
Meno responsabilità per il medico
L'introduzione "rivoluzionaria" dell'autocertificazione da parte del lavoratore stesso andrebbe a deresponsabilizzare al 100 per cento il medico del dipendente, in quanto la responsabilità ricadrebbe interamente su quest'ultimo. Prima i medici potevano correre il rischio di essere sanzionati pesantemente qualora il mal di testa o il mal di pancia del lavoratore si fosse rivelato in realtà una semplice scusa per assentarsi dal lavoro. Patologie, quelle che rientrano nelle malattie brevi, che talvolta sono difficili da valutare correttamente anche da parte dei medici più esperti. Con l'autocertificazione del lavoratore, i dottori fungerebbero esclusivamente da tramite del testo redatto dai pazienti nei confronti dell'Inps.
Confermati gli altri adempimenti
Restano invece confermati gli altri adempimenti a cui il lavoratore deve sottostare in questi casi. Punto primo, la trasmissione del protocollo dell'autocertificazione all'azienda, in modo che questa sia avvisata della temporanea assenza del proprio dipendente. Punto secondo, la reperibilità nelle fasce orarie per la visita fiscale. Nei prossimi giorni, al più tardi nelle prossime settimane, si conoscerà il destino della proposta del senatore Romani, vice presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Tenetevi aggiornati cliccando il tasto Segui in alto a destra.