In questi giorni si stanno discutendo in Parlamento gli emendamenti al decreto Lorenzin sui vaccini obbligatori. Nelle ultime ore ci sono importantissime novità, dopo l'approvazione da parte della Commissione Igiene e Sanità del Senato degli emendamenti presentati a Palazzo Madama. Da 12, i vaccini obbligatori sono passati a 10. Inoltre, nel decreto sono previste sanzioni più basse per quei genitori che decidono di non vaccinare il proprio bambino. Un altro importante tassello è rappresentato dalla caduta definitiva del riferimento al rischio della perdita della patria potestà.
I vaccini non obbligatori
In origine dovevano essere dodici. Oggi ne sono rimasti dieci. Ecco la lista dei vaccini obbligatori: formulazione esavalente contro poliomelite; pertosse; Haemophilus influenzae B; epatite B; difterite e tetano, in aggiunta alla tetravalente contro varicella, rosolia, parotite e morbillo. Quattro vaccini invece vengono inseriti sotto l'etichetta "fortemente raccomandati", ma per i quali non vi è alcun obbligo, dunque sta ai genitori decidere come comportarsi, di caso in caso. I vaccini non obbligatori sono i seguenti: meningococco B; meningococco C; pneumococco e rotavirus.
I primi 10 vaccini, vale a dire quelli obbligatori, sono condizione indispensabile per l'iscrizione del proprio figlio all'asilo nido e/o alla scuola materna.
Come spiegato più sopra, un'altra novità del decreto Lorenzin, alla luce degli ultimi emendamenti approvati, è quella riguardante la mano più "morbida" per quei genitori che optano per non vaccinare i propri figli. Se prima il tetto massimo della multa era fissato a 7500 euro, adesso scende a 3500 euro. Resta invariata invece la sanzione minima da 500 euro.
Il paradosso
Nonostante i numerosi casi registrati negli ultimi mesi in Italia, tra i 10 vaccini obbligatori per l'iscrizione alla scuola materna non rientra quello per la meningite, che è "soltanto" fortemente raccomandato. Una differenza sostanziale, che è destinata ad alimentare accese discussioni. Tra le prime a scagliarsi contro la decisione del decreto è l'assessora alla Salute della regione Toscana Stefania Saccardi, che ha parlato di errore, in riferimento all'eliminazione dai vaccini obbligatori di quello per la meningite.
Ricordiamo che proprio la Toscana è stata, di recente, la regione dove si sono registrati maggiori casi di meningite, a differenza che nel resto d'Italia. Per ricevere nuovi aggiornamenti cliccate il tasto Segui in alto a destra.