Com'era facile immaginare, oltre che ampiamente preannunciato, la presa di posizione della Ragioneria dello Stato in merito alla sterilizzazione dell'aspettativa di vita ha dato il via ad un acceso dibattito. A entrare nel merito della discussione nella mattinata di oggi è il Presidente Inps Tito Boeri, che in risposta alle domande del GR1 Rai ha commentato un eventuale stop come "pericolossisimo", prospettando costi aggiuntivi per 141 miliardi di euro.

Secondo il tecnico, è corretto prevedere che ad un allungamento del periodo di vita corrispondano più versamenti, visto che in caso contrario "il sistema non riesce a reggere". Oltre a ciò, si pone il problema di coloro che hanno già subito in passato tale scatto, con riferimento ai tre mesi di aumento del 2013 e ai quattro mesi del 2016. Secondo Boeri, chi si è già visto aumentare l'età di uscita dal lavoro potrebbe domandarsi "perché noi abbiamo dovuto pagare?".

Per Boeri lo stop all'aspettativa di vita non è nell'interesse dei più deboli

Stante la situazione, la critica del Presidente Inps prosegue anche sul piano dell'equità, esprimendo i propri dubbi circa l'effettiva tutela garantita da uno stop nei confronti dei più deboli.

Il ragionamento di fondo è che in tal caso si dovrebbero abbassare gli importi degli assegni. "Se possono andare in pensione prima, sappiamo che saranno i datori di lavoro stessi a spingerli" ha dichiarato Boeri, ricordando che a quel punto gli verrebbero calcolati degli assegni più bassi, visto il meccanismo di funzionamento del sistema contributivo. Con quest'ultimo, più a lungo si lavora, più crescono gli importi delle Pensioni.

Sul punto si accende il dibattito, di parere opposto sindacati e Commissioni lavoro

Resta il fatto che la presa di posizione del Presidente Inps non appare inaspettata, ma è situato all'estremo opposto rispetto alla proposta avanzata in Commissione lavoro di Camera e Senato per un rallentamento sull'adeguamento all'aspettativa di vita.

Mentre anche i sindacati ne richiedono con forza una revisione, avendo inserito il punto all'interno del verbale firmato con il Governo lo scorso settembre ed essendo prevista una discussione presso i tavoli programmati a partire a partire dalla fine di agosto.

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