La necessità di un intervento di flessibilità previdenziale in favore delle donne per abbattere le differenze di genere ha occupato una parte importante del confronto di ieri tra Governo e Sindacati. Sulla vicenda arrivano i primi commenti dai sindacati, che parlano però di un progetto di riforma ancora non idoneo a risolvere i problemi. "La proposta del Governo per superare le disparità di genere che penalizzano le donne nella previdenza e' minimalista e insufficiente".
Lo dichiara il Segretario Confederale della UIL Domenico Proietti facendo il punto della situazione per il Comitato opzione donna social su quanto emerso dalle trattative tenutesi durante l'ultimo tavolo sindacale. "Abbiamo ricordato che la Germania raggiungerà il nostro livello di accesso alla pensione nel 2030. Nei prossimi giorni avanzeremo una proposta sia per abbassare l'età di accesso alla pensione, sia per migliorare i trattamenti pensionistici valorizzando i lavori di cura". Per quanto concerne invece l'impegno della Uil, il sindacalista ricorda che "bisogna intensificare la mobilitazione a tutti i livelli per conseguire risultati positivi".
Pensioni flessibili e differenze di genere, il commento dal Comitato Opzione Donna Social
Sulla questione abbiamo quindi raccolto il commento di Orietta Armiliato del Comitato Opzione Donna Social. "Bene il primo passo compiuto dal Governo in questo avvio di trattativa: un provvedimento come quello proposto potrà essere funzionale a far sì che una parte della platea femminile possa accedere alle misure esistenti e dirimerà quella che è stata riscontrata come anomalia, ovvero una bassa richiesta di accesso alla misura dell'Ape Social". Bisogna infatti considerare come "la reale situazione delle carriere delle lavoratrici rilevi che la contribuzione richiesta in termini di anni è fosse troppo elevata.
Dopodiché, attendiamo la proposta relativa al riconoscimento ed alla valorizzazione del lavoro di cura per TUTTE le donne, così come da articolo sottoscritto dalle parti che è inserito nel verbale dello scorso anno", ha concluso la fondatrice del CODS.
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