La porta forse non è del tutto chiuso. Nonostante le forti parole del ministro dell'Economia Padoan, il tema dell'aspettativa di vita continua a tenere banco. Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 19 ottobre riaprono uno spiraglio inaspettato fino alla giornata di ieri. In primis vi è una probabile azione politica bipartisan, che vede nuovamente protagonisti Cesare Damiano e Maurizio Sacconi.
Dall'altra vi sono i sindacati, che hanno richiesto un nuovo incontro sul governo proprio riguardo la questione legato alla speranza di vita. Sono due le strade attualmente percorribili. E nel frattempo è tornato a parlare anche Tito Boeri.
Rinvio aspettativa di vita ancora possibile?
Il percorso è arduo ma la politica si starebbe muovendo in tal senso. Secondo le indiscrezioni de La Stampa, in un articolo curato dal giornalista Fabio Martini, il primo a proporre una revisione dell'aspettativa di vita sarebbe stato Giuliano Poletti. Il ministro del Lavoro ha ascoltato in diverse occasioni il pensiero del sindacato, salvo poi arrivare a dichiarare che il capitolo previdenziale non sarebbe stato prioritario all'interno del contesto della nuova manovra finanziaria approvata dall'ultimo consiglio dei ministri.
Il ministro Padoan è stato netto nelle interviste rilasciate ai media in questi giorni. Ai microfoni del Tg1 ha spiegato come l'aumento dell'età pensionabile fosse un obbligo di legge, dopo l'impegno assunto con la commissione europea a Bruxelles. In un nostro approfondimento di ieri abbiamo anche spiegato perché l'aspettativa di vita non può essere bloccata, un articolo che vi consigliamo di leggere per capire meglio il motivo per cui il governo italiano ha le mani "legate" da questo punto di vista e non ha molti spazi di manovra ulteriore.
Anche Elsa Fornero ha detto la sua sull'età della pensione, scatenando di nuovo numerose polemiche fra gli utenti dei social, confermando di essere ancora oggi a distanza di 6 anni un ministro che ha lasciato il segno, in negativo.
Intanto, Cgil Cisl e Uil hanno inviato un telegramma diretto al primo ministro italiano Paolo Gentiloni per ottenere un incontro con l'esecutivo e discutere circa la modifica del tetto dell'età pensionabile. Dopo l'approvazione in cdm della Legge di Stabilità per il 2018, i sindacati hanno annunciato che non indietreggeranno, con la convinzione di poter strappare un impegno all'attuale governo.
Nel frattempo, si profila all'orizzonte una nuova iniziativa bipartisan parlamentare, con i due presidenti delle Commissioni Lavoro alla Camera e al Senato pronti a correre insieme per una richiesta di revisione del meccanismo che adegua in maniera automatica l'età pensionabile in base all'aspettativa di vita.
Da una parte potrebbe esserci un rinvio della decisione alla prossima primavera inoltrata, dall'altra si fa largo l'ipotesi di una modifica alla legge soltanto per una ristretta categoria di lavoratori. Nello specifico, gli addetti ai lavori gravosi, i quali hanno una speranza di vita minore rispetto ad altri lavoratori.
Il pensiero di Boeri
Il presidente dell'Inps Tito Boeri, dice no a nuove eccezioni sull'età pensionabile. Il professore parla in maniera positiva del meccanismo che attualmente regola l'uscita dal mondo del lavoro per le persone che raggiungono i requisiti anagrafici per andare andare in pensione. Rispondendo alla leader della Cgil Susanna Camusso, Boeri la invita a documentarsi meglio sulle cifre, in relazione ai 140 miliardi di spesa qualora ci fosse il blocco dell'aspettativa di vita. L'economista ha infine ricordato come l'aggancio alla speranza di vita sia stato introdotto nel 2009 e non con la legge Fornero.