Le ultime notizie sulla riforma pensioni 2017 e sui precoci al 30 novembre ci giungono da un'intervista esclusiva che Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' ci ha rilasciato a seguito delle ultime dichiarazioni di Poletti. Il Ministro del Lavoro, facendo riferimento ai correttivi che verranno inseriti nella Legge di Bilancio 2018, ha infatti chiuso ad ogni eventuale modifica aggiuntiva circa il capitolo previdenziale, facendo presente, come riporta LaPresse, che "Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto".

Ecco il pensiero del lavoratore precoce sulle parole pronunciate dal Ministro e il bilancio, critico, di ciò che come gruppo si è fatto ed ottenuto in questa lunga lotta.

Riforma pensioni, Occhiodoro: Poletti afferma cose non vere

- Il Ministro del Lavoro Poletti pare chiudere definitivamente sul capitolo previdenziale nella prossima Legge di Bilancio 2018, dicendo, tagliando corto a chi gli chiede di ulteriori modifiche possibili, che quello che si poteva fare è stato già fatto. Cosa ne pensa di tale affermazione?

Il ministro Poletti afferma cose non vere quando dice che è stato fatto tutto quello che era possibile fare, in particolare sull'aspettativa di vita. Infatti l'aver aggiunto 4 categorie di lavori gravosi che di per se salvaguardano dall'innalzamento dell'età solo circa 4000 lavoratori in più non pensiamo che sia il massimo di quello che si sarebbe potuto fare.

A meno che non si stia pensando ai "desiderata" dell'Europa ed allora sarebbe anche peggio perché nonostante venga sbandierato ai quattro venti che c'è la ripresa, siamo ancora sotto il martello dell'austerità e del rigore che, come al solito, pagano i lavoratori. Per inciso vorrei ricordare che nel 2015 l'aspettativa di vita è scesa e nei primi 6 mesi del 2017 la strada sembra essere quella del 2015. Quindi di quale allungamento stiamo parlando?

Pensioni precoci, resoconto: strada in salita, obiettivi non raggiunti, ma istaurati buoni rapporti

- Se dovesse analizzare criticamente il percorso fatto fino ad oggi, crede, come precoce, che si sia chiesto troppo e/o si siano sbagliati i modi nel confronto o rifarebbe, come amministratore del gruppo, tutto da capo?

Credo che, noi davvero, abbiamo fatto il massimo di quello che si poteva fare: da quattro anni a questa parte abbiamo parlato con esponenti di tutti i partiti politici ( che a parole si sono tutti dichiarati a favore della nostra battaglia), abbiamo parlato con il governo, abbiamo stretto una alleanza con i sindacati che avevano presentato una piattaforma in cui c'erano tutti i nostri punti essenziali.

Li ricordiamo: 41 per tutti, flessibilità sull'uscita dal lavoro, blocco dell'aspettativa di vita almeno fino al 2021. Sabato parteciperemo alla manifestazione indetta dalla CGIL . Purtroppo sulla nostra strada, nonostante le giuste rivendicazioni, abbiamo trovato dei governi sordi ad ogni richiamo verso una maggiore giustizia sociale, verso una maggiore equità. Non dimentichiamo che noi siamo nati come pagina facebook e siamo arrivati a discutere con le massime istituzioni del Paese, E' evidente, giunti a questo punto, che i risultati ottenuti non ci piacciono, ma la strada sapevamo benissimo che era difficilissima e in salita e nonostante tutto rifarei, e parlo a titolo personale come amministratore del gruppo, tutto quello che ho fatto.

Secondo me era l'unica via possibile per un gruppo non strutturato come il nostro. E comunque se è andata male con questi governi non è detto che andrà male con i prossimi, il motto quota 41 per tutti resta in nostro caposaldo!