Le ultime novità al 3 novembre 2017 riguardano l'esito dell'incontro tra Governo e sindacati riunitesi ieri nel tardo pomeriggio. Delusione, rabbia, amarezza queste in sintesi le emozioni che trapelano sui social quest'oggi all'indomani dell'incontro che le parti sociali hanno avuto con l'esecutivo, conclusosi ieri sera alle 18:30. Le prime notizie aggiornate ci sono giunte da un confronto telefonico con Maurizio d'Onofrio, lavoratore precoce e amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', che insieme ad una piccola delegazione di precoci era dinanzi a Palazzo Chigi dal primo pomeriggio in attesa di confrontarsi direttamente con i sindacati.

Le altre notizie aggiornate sono giunte a pochi minuti dall'incontro anche da Orietta Armiliato, fondatrice del Comitato Opzione donna social che con rapidità e precisione ha aggiornato le iscritte al Comitato non appena le prime agenzia stampa hanno diffuso le prime dichiarazioni ufficiali. Vediamo in sintesi cosa è emerso dall'incontro e cosa ci ha detto il precoce Maurizio.

Pensioni 2017, resta un sogno lo stop dell'adv per tutti

Niente di fatto ci fa sapere d'Onofrio presente a Palazzo Chigi per i suoi insieme a Grazia Villella, Alfiere De Angelis, Bertini Pino, Tacconi Giovanni, Ivano Aliffi, Fiorella Ciarrocchi, Michele Antonio Tarantino,Giovannelli Sandro , lo stop dell'aspettativa di vita per tutti resta un sogno, in quanto, riferisce Camusso a d'Onofrio Poletti ha bocciato la proposta del blocco dell'adv per tutti dal 2019 in quanto non vi sarebbero risorse sufficienti.

Il Governo ha fatto presente che al più si potrà intavolare una discussione sulla possibilità di sospendere il meccanismo che lega l'aumento dell'età pensionabile all'adv per quanti svolgono nell'arco della propria vita lavorativa mestieri gravosi. Questi verrebbero aggiunti ai lavoratori ì impiegati in mansioni usuranti che risultano già esonerati dall'aumento dell'adv fino al 2025. I sindacati dal canto loro hanno proposto al Governo almeno un ampliamento della platea derivante dall'aumento dei lavori considerati gravosi, al fine di consentire lo stop dell'adv per un maggior numero di lavoratori, che da questa scelta 'parziale' sarebbero comunque penalizzati. L'esecutivo si è riservato di valutare la proposta e di vederne la fattibilità sempre nei limiti di bilancio, Il prossimo incontro è stato già fissato per il 13 novembre.

Quali lavori gravosi potrebbero rientrare?

Pochi in realtà i lavoratori che rientrerebbero in questa estensione, circa 5000, si pensa oltre alle 11 categorie ormai note, ad altre 3 potenziali categorie: i siderurgici, gli agricoli e i marittimi. Un’estensione che porterebbe comunque sotto quota 20mila lavoratori interessati dallo stop dell'adv. Ricordiamo che l' elenco degli altri 11 lavori considerati gravosi sono i medesimi che hanno permesso a molti di poter accedere alla pensione anticipata attraverso ape sociale e quota 41. In sostanza se le indiscrezioni, del Sole 24 Ore, fossero confermate la platea degli 11 lavorati gravosi si estenderebbe a 14. Questo, si teme, il risultato massimo conseguibile per il comparto previdenziale nella legge di bilancio 2018.

Davvero troppo poco, dicono all'unisono uomini e donne. Non resta che attendere l'incontro del 13 novembre per comprendere se i sindacati riusciranno ancora ad ottenere qualcosa o se ormai il dado è tratto.