I temi riguardanti il pensionamento Inps in generale e l'accesso alla pensione anticipata continuano ad essere molto discussi, soprattutto perché si tende a fare poca chiarezza su quelli che sono i requisiti necessari per far sì che venga riconosciuto il diritto al trattamento previdenziale. In aggiunta, questi continuano ad essere oggetto di continue modificazioni legislative e gli ultimi strumenti introdotti dal Governo hanno creato ancor più confusione a riguardo.

Nello specifico, andremo a focalizzare l'attenzione sulla pensione anticipata, approfondendo la tematica in relazione alle diverse categorie di lavoro, come quello usurante.

Cos'è la pensione anticipata Inps

Con la locuzione ''pensione anticipata'' si intende uno strumento messo a disposizione del Governo al fine di consentire a determinate categorie di lavoratori di poter accedere al trattamento previdenziale dell'INPS anche se non sono stati maturati gli anni di contributi previsti per legge per il pensionamento ordinario. Ad introdurla è stata la Legge Fornero, con l'articolo 24 del decreto legge 201/2011, ma è stata soppressa e poi sostituita dalla Legge di Bilancio 2017.

I requisiti sono in continuo cambiamento, tanto che nel 2012 il testo di legge riconosceva l'accesso alla pensione anticipata a coloro i quali, indipendentemente dall'età anagrafica, avessero maturato 42 anni e 1 mese per i lavoratori di sesso maschile e 41 anni e 1 mese per le lavoratrici. La soglia è stata poi innalzata nel 2013, fino a giungere al 2014, anno in cui è stato introdotto anche il requisito legato alla speranza di vita. Attualmente, invece, la normativa in vigore ha previsto per il triennio che va dal 1° Gennaio 2016 al 31 Dicembre 2018 delle soglie differenti.

I requisiti per la pensione anticipata 2018

Come annunciato precedentemente, le soglie relative al trattamento pensionistico anticipato dell'INPS sono state nuovamente alterate.

Fino alla fine del 2018, infatti, potranno richiedere gli assegni previdenziali coloro i quali abbiano maturato 42 anni e 10 mesi di contributi; tale indicazione viene abbassata di un anno se la richiesta è effettuata dalle donne. A partire dal 2019, invece, gli anni di contributi passeranno a 43 anni e 3 mesi per i lavoratori e a 42 anni e 3 mesi per le lavoratrici. La normativa prevede l'applicazione di tali requisiti a tutti i lavoratori, autonomi o subordinati che siano, comprendendo anche quelli che offrono la propria prestazione manuale o intellettuale nel pubblico impiego. Potrà dunque usufruirne chi avrà sottoscritto l'assicurazione generale obbligatoria, oppure chi rientra nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti).

In aggiunta, si prospetta un ulteriore cambiamento a partire dal 2021 relativamente al criterio della speranza di vita, di cui attualmente non sono stati ancora resi noti i dettagli.

Lavori usuranti: cosa prevede l'Inps

Se quelli indicati nel paragrafo precedente sono i requisiti generali previsti dal Governo per accedere alla pensione anticipata erogata dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, vi sono ulteriori prerogative di cui tener conto se si rientra nella categoria dei lavori usuranti. Innanzitutto è bene specificare quali mansioni rientrano in tale dicitura, dato che il concetto è piuttosto ampio: faranno dunque parte della categoria chi lavora nelle cave, nelle miniera, nelle gallerie e nel sottosuolo in generale; chi presta la propria attività in cassoni ad aria compressa; i palombari; chi lavora alle alte temperature; chi effettua lavorazioni del vetro, sia a mano che a soffio; chi esporta amianto; i lavoratori notturni, ossia coloro i quali hanno un turno di 3 o 6 ore tra la mezzanotte e le 6 della mattina; i conducenti di veicoli pesanti di capienza pari o superiore a 9 posti, incluso il conducente, adibiti al pubblico trasporto.

Tutti i soggetti che rientrano in tale categoria potranno dunque andare in pensione seguendo il vecchio sistema, ossia quello precedente alla Legge Fornero, se questo risulta più favorevole. Dal 2016, è richiedibile l'accesso alla pensione anticipata se si è raggiunta un'anzianità contributiva di 35 anni e una anagrafica di 61 anni e 7 mesi.