Il sistema previdenziale italiano si regge su tre grandi tipologie di prestazioni pensionistiche: pensione di vecchiaia, pensione anticipata e assegno sociale. Sarà proprie su queste tre grandi categorie che a partire dal 2019 ci saranno importanti inasprimenti dovuti alla discussa legge Fornero. Tuttavia, qualche cambiamento relativo a Pensioni di vecchiaia e assegno sociale è avvenuto anche in questo 2018.

Scopriamo di cosa si tratta.

Pensione di vecchiaia 2018: come richiederla e requisiti

La pensione di vecchiaia 2018 è la principale prestazione erogata dall’Inps in favore dei lavoratori che hanno raggiunto i requisiti minimi per maturare il diritto di uscita dal lavoro. Essa si basa su due requisiti come l’età e il numero di anni di contributi versati.

Nel 2018 la pensione di vecchiaia si centrerà, come anche l’anno precedente, a 66 anni e 7 mesi di età (con almeno 20 anni di contributi). La variazione più significativa di quest’anno riguarda l’equiparazione dell’età pensionistica per le donne rispetto agli uomini.

Per richiedere la pensione di vecchiaia si dovrà presentare domanda telematica all’Inps attraverso uno dei seguenti canali:

  • online sul portale Inps
  • tramite contact center
  • per mezzo di intermediari

Assegno sociale

L’assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda e dedicata ai cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie di povertà previste annualmente dalla legge.

Il riconoscimento del diritto alla prestazione dell’assegno sociale è a titolo provvisorio, nel senso che annualmente l’Inps verificherà se i cittadini che hanno ricevuto l’assegno continuano a possedere tutti i requisiti previsti dalla legge.

Proprio con riferimento ai requisiti, ecco da quali cittadini può essere richiesto l’assegno sociale nel 2018:

  • chi ha compiuto 66 anni e 7 mesi (nel 2017 l'età minima era di 65 anni e 7 mesi)
  • chi ha un reddito inferiore a 5.824,00 euro annui o 11.649,82 se coniugato
  • chi ha la cittadinanza italiana (per gli stranieri comunitari è necessaria l’iscrizione al comune di residenza) o chi è residente in Italia da almeno 10 anni in maniera continuativa

Il modulo di domanda può essere presentato nel giorno successivo del compimento dell’età minima richiesta.

L’importo dell’assegno sociale è pari a 448,07 euro per tredici mensilità.

Hanno diritto all’assegno in misura intera i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno. Invece, possono usufruire dell’assegno in misura ridotta i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dello stesso.

Riguardo, infine, alla decadenza, l’assegno sociale viene sospeso se chi ne usufruisce soggiorna all’estero per più di 30 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata. Come anticipato, l’assegno sociale è provvisorio e la verifica del possesso dei requisiti avviene di anno in anno.