Continua la battaglia della Lega Nord per cancellare definitivamente la Riforma varata nel 2012 dall'ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. Tra le richieste del Leader del Carroccio, infatti, ci sarebbe non solo l'estensione del meccanismo di Quota 41 a tutti i lavoratori ma anche l'introduzione della quota 100.

Salvini propone l'estensione della Quota 41

Matteo Salvini, torna alla carica nel pieno della campagna elettorale e continua ad avanzare le sue proposte di riforma del sistema pensionistico. In primo luogo, il segretario federale avrebbe chiesto l'eliminazione definitiva degli effetti negativi introdotti dalla precedente Riforma Fornero.

"La Legge Fornero è la prima battaglia che ho iniziato quattro anni fa. Stiamo lavorando in questi minuti per scrivere una cosa messa bene", ha spiegato Salvini.

Così il Leader della Lega Nord continua ad occuparsi dell'argomento Pensioni con maggiore interessamento ai lavoratori che hanno dovuto accettare le dure regole della Fornero. Si tratta di tutte quelle persone che nonostante abbiano alle spalle più di 41 anni di contributi effettivamente versati non hanno avuto la possibilità di accedere all'agognata pensione. È questo il motivo che spinge lo stesso Salvini a chiedere l'estensione del meccanismo di Quota 41 visto che, nella precedente Legge di Stabilità 2017 è stato esteso solo alle categorie più economicamente svantaggiate.

Fedriga propone la Quota 100

Di certo, la Lega Nord non si fermerà soltanto a questa proposta. Difatti, il deputato Massimiliano Fedriga avrebbe avanzato un'altra richiesta volta ad introdurre l'uscita anticipata con Quota 100. Con tale meccanismo, infatti, il lavoratore potrebbe accedere al pensionamento dopo che la somma dell'età anagrafica e l'anzianità contributiva sia uguale a 100, ovvero, a partire dai 62 anni di età e 38 anni di versamenti contributivi, oppure dai 63 anni di età e 37 anni di contribuzione.

La misura, tuttavia, era già stata proposta dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano; ipotesi che è stata sin da subito archiviata visto che secondo le varie forze politiche avrebbe comportato un costo piuttosto alto per le casse statali.

Secondo le stime della Lega Nord, per cancellare definitivamente la vecchia Riforma Fornero, occorrerebbe una copertura finanziaria di circa 20 miliardi di euro; una cifra piuttosto ingente che al momento appare difficile da reperire.