"Noi vogliamo reintrodurre il diritto di andare in pensione per chi ha sessant'anni d'età e quarantuno di contributi", sono le recenti dichiarazioni del leader di Fratelli d'Italia giorgia meloni che avrebbe reso note le sue intenzioni di cambiare le norme dettate dalla Fornero introducendo un meccanismo di uscita più agevole per gli italiani.
Meloni mira all'introduzione dell'uscita a 60 anni
Da ciò si intuisce che il centrodestra sia d'accordo sul ritorno al meccanismo delle quote anche se non viene condivisa l'ipotesi del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini riguardante la cancellazione definitiva della Riforma Fornero che nel 2012 ha messo in ginocchio centinaia di migliaia di italiani. Anche il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, quindi, sembrerebbe d'accordo ad un cambiamento radicale del sistema previdenziale italiano e la sua ipotesi si basa sull'introduzione di un canale di uscita più semplice per i lavoratori: pensionamento dopo il raggiungimento di almeno 60 anni di età anagrafica e 41 anni di versamenti contributivi. E' questa la proposta presentata da Giorgia Meloni a margine dell'incontro elettorale tenutosi all'Hotel Parco dei Principi di Bari.
Salvini: 'misure anche per le imprese'
Anche il leader della Lega Matteo Salvini è stato impegnato in questi giorni in vari incontri elettorali a Pisa dove ha avuto modo di approfondire la tematica legata ai problemi delle giovani generazioni che sono costretti ad andare all'estero a causa della mancanza di occupazione in Italia. A tale proposito, avrebbe ricordato le sue intenzioni di cancellare definitivamente la Riforma Fornero che danneggia non solo i pensionati e i lavoratori ma soprattutto i giovani. Un breve cenno anche per quanto riguarda gli sgravi fiscali a favore delle piccole e medio imprese. Come riportato da Umbria 24 News, il Leader del Carroccio avrebbe spiegato: "Renderemo la vita più facile alle partite Iva, imprenditori, commercianti e artigiani", ha spiegato Matteo Salvini che mira a ridurre il cuneo fiscale a favore delle imprese e soprattutto delle start-up.
Anche il segretario federale della Lega sembra d'accordo con l'introduzione del meccanismo delle quote (quota 100 e Quota 41 a favore dei lavoratori precoci) e d'accordo sembrerebbe anche il candidato del Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico secondo il quale il superamento della Riforma Fornero potrebbe costare circa 11 miliardi di euro l'anno.