La cancellazione della riforma Fornero sarà il primo step da compiere a partire dalla prossima legislatura. Lo ha ricordato il segretario federale della Lega Matteo Salvini in vista delle elezioni politiche che si terranno il prossimo 4 marzo. Le elezioni sono ormai alle porte e continuano i dibattiti sui vari programmi elettorali lanciati dagli esponenti politici.

Salvini mira ad interventi su giovani e lavoro

Come affermato dallo stesso Salvini, infatti, la necessità è quella di ridare una speranza alle giovani generazioni che oggi fanno sempre più fatica a trovare un'occupazione e concedere il diritto al pensionamento ai più anziani.

Per questo motivo l'europarlamentare continua a sostenere la possibilità di eliminare definitivamente l'intero impianto della Riforma Fornero che nel 2012 ha penalizzato gran parte dei lavoratori. "Sulla Fornero ho letto analisi preoccupate, ma io sono strasicuro che quanto fatto negli ultimi anni ha avuto effetti disastrosi", ha spiegato Matteo Salvini.

L'ipotesi del leader della Lega, infatti, si baserebbe sull'eliminazione della Fornero seppure con qualche discordanza con il suo alleato di Forza Italia, Silvio Berlusconi, secondo il quale una possibile cancellazione della riforma entrata in vigore nel 2011 creerebbe forti squilibri sui conti pubblici. Lo stesso Cavaliere, infatti, continua a sostenere la necessità di introdurre l'uscita a partire dai 67 anni permettendo l'adeguamento dei requisiti pensionistici all'aspettativa di vita.

Cosa assai penalizzante per Matteo Salvini, secondo il quale sarebbe necessaria l'introduzione di un meccanismo più agevole per l'uscita anticipata. Si tratta della famigerata quota 100 che permetterebbe l'uscita a partire dai 62 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva e Quota 41 a favore dei lavoratori precoci, i quali potranno accedere al pensionamento dopo il perfezionamento di almeno 41 anni di versamenti contributivi.

"Pensioni e lavoro, poi per carità ci sono tante altre cose da fare, ma il primo atto sarebbe quello", continua ancora Salvini.

Raccolte 53 mila firme sulla Quota 41

Nonostante sia un argomento introdotto nei programmi elettorali dei vari partiti politici, i lavoratori precoci continuano la petizione online volta alla raccolta delle firme per richiedere l'ampliamento della Quota 41 per tutti. Difatti, sarebbero state raccolte circa 53 mila firme che potrebbero essere una buona spinta verso nuovi interventi sulla flessibilità.