Domani, venerdì 13 aprile, prenderà il via l'ape volontaria, con la possibilità di inviare la domanda all'Inps per la richiesta dell'anticipo pensionistico. Non tutti, però, potranno richiederlo. A seguire le persone che, a partire da domani, non potranno presentare la propria domanda per lo strumento previdenziale messo in campo dall'esecutivo Gentiloni nel corso dell'estate 2017, salvo non decollare mai, rinviando la partenza a nove mesi dopo.
Adesso, invece, è tutto pronto. Non mancano, come sempre in questi casi, le polemiche, da parte di chi resterà escluso dal provvedimento.
Chi non può richiedere l'Ape volontaria
L'anticipo pensionistico in forma volontaria non può essere richiesto da chi non ha maturato ancora 20 anni di contributi o chi non ha compiuto 63 anni di età, cioè non si trova a 3 anni e 7 mesi dal raggiungimento della pensione di vecchiaia. E questo è il primo distinguo fondamentale che deve essere fatto, la prima barriera che pone fuorigioco migliaia di lavoratori. In secondo luogo occorre che l'importo della pensione sia superiore a 1,4 volte il trattamento minimo, deve cioè essere più di 710,39 euro al mese.
In alcuni casi, però, anche chi presenta i requisiti fondamentali voluti dalla normativa, potrebbe vedersi impossibilitato a richiedere l'Ape volontaria. Oltre ai tre paletti obbligatori appena citati, il lavoratore non deve avere debiti scaduti o conti in rosso presso qualsiasi istituto bancario presente sul territorio nazionale. Un'altra prerogativa essenziale è non essere cattivi pagatori. Questo significa che chi richiede l'anticipo pensionistico, non deve essere presente all'interno degli archivi della centrale rischi di Banca d'Italia, pena l'impossibilità di richiedere l'uscita anticipata a 63 anni tramite Ape.
Ci sono, poi, altre situazioni per le quali scatta il blocco. Per risultare idonei all'Ape volontaria e presentare domanda regolarmente, il rateo deve necessariamente essere inferiore al 30 per cento rispetto all'importo della stessa pensione.
Inoltre, sono esclusi dall'Ape i soggetti che risultano, al momento della presentazione della domanda, iscritti al Cai, acronimo che indica il Centro di allarme interbancaria. Altre due condizioni che precludono l'accesso all'anticipo pensionistico sono l'essere protestati oppure avere pignoramenti in corso. Se "soddisfatte" una delle condizioni citate qui sopra, non sarà possibile presentare la propria domanda per richiedere l'anticipo pensionistico volontario.