Per soggetti invalidi al 100% e che hanno evidenti difficoltà a compiere le normali attività quotidiane esiste l’indennità di accompagnamento. Una prestazione erogata dall’Inps dietro domanda da parte dell’interessato e scollegata da limiti reddituali. La novità proviene da un nuovo messaggio Inps, il n° 1930 del giorno 8 maggio. Si tratta di una importante semplificazione che l’Istituto mette a disposizione per determinati soggetti in sede di richiesta di questo assegno di accompagnamento.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla misura e cosa dice l’Inps.

La misura in sintesi

La misura altro non è che un assegno pari a 516,35 euro al mese erogato a soggetti che non possono svolgere le quotidiane attività della vita senza l’assistenza di un altro soggetto. La percentuale di invalidità che deve avere un soggetto per beneficiare dell’accompagnamento non può essere inferiore al 100%. Oltre alle condizioni fisiche utili ad avere diritto all’indennità bisogna essere in possesso della cittadinanza italiana, di uno Stato della comunità europea, o il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

Necessaria anche la residenza in territorio italiano alla data di presentazione dell’istanza. L’importo dell’indennità come dicevamo è pari a 516,35 euro al mese, cioè 6.196,20 euro annui. La misura non prevede tredicesima e non è assoggettata all’Irpef, cioè non deve essere dichiarata in sede di dichiarazione dei redditi. Inoltre recentemente, il Tar del Lazio ha confermato come l’indennizzo non va inserito nemmeno nell’Isee, cioè non concorre alla formazione del reddito per il certificato che viene utilizzato per percepire tutte le altre misure assistenziali spettanti ad un invalido.

La procedura

Per ottenere l’accompagnamento, è necessario che la Commissione Invalidi delle Asl riconosca l’invalidità civile del 100% e la conseguente necessità di assistenza.

Per fare ciò il primo passo è la richiesta al proprio medico curante del certificato medico introduttivo che serve per presentare la domanda di riconoscimento dell’invalidità civile all’Inps. Dopo la stesura del certificato si deve presentare domanda all’Inps e solo successivamente la Commissione Medica delle Asl convocherà l’invalido per la visita. A domanda accolta, la decorrenza dell’assegno è valida dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione.

La novità Inps

Per soggetti in possesso di tutti questi requisiti ma con l’età utile all’accesso alla pensione sociale (o assegno sociale), cioè 66 anni e 7 mesi di età per tutto il 2018, l’Inps ha predisposto la domanda semplificata di accompagnamento per anziani.

Questo l’oggetto del nuovo messaggio Inps pubblicato sul portale ufficiale dell’Istituto martedì scorso. L’Inps ha confermato come questa opzione semplificata, per il momento sia disponibile solo per chi sceglie di inviare l’istanza tramite Patronato. L’acquisizione della domanda semplificata da parte degli operatori di Patronato è divisa in due sezioni. La prima è la classica area dove inserire i dati anagrafici del soggetto, mentre la seconda va a sostituire i dati che fino ad oggi venivano comunicati tramite il modello AP70.

Va ricordato che questo modello resta comunque valido perché l’interessato una volta riconosciuto il diritto all’accompagno, potrà inviare autonomamente questo modello.

Nella seconda sezione di questa procedura semplificata, vanno comunicate le modalità richieste per il pagamento della prestazione, eventuali ricoveri in strutture ospedaliere e simili ed eventuali deleghe alla riscossione. Inoltre è possibile allegare tutti i documenti necessari a partire dalle dichiarazioni di responsabilità riguardanti eventuali dismissioni di ricovero. Questo perché va ricordato che per poter ricevere l’accompagnamento il disabile non deve risultare ricoverato presso strutture a carico dello Stato. L’indennità infatti viene ridotta in base ai giorni di ricovero dell’invalido e a tal riguardo entro ogni fine marzo di ogni anno il fruitore della prestazione deve inviare all’Inps una dichiarazione annuale (Icric) concernente proprio gli avvenuti o meno, ricoveri.