Il decreto per il concorso straordinario infanzia e primaria è già stato inviato alla Gazzetta Ufficiale per la relativa pubblicazione, come affermato lo scorso giovedì 18 ottobre 2018 dal ministro Marco Bussetti. Pertanto si attende a breve il via alla procedura delle domande su Istanze Online. In una seconda fase, e si ipotizza in tempi brevi, sarà bandito anche il bando del concorso ordinario per infanzia e primaria, rivolto a tutti i diplomati magistrale e laureati in scienze della formazione primaria, che non sono in possesso delle due annualità di servizio specifico.

La differenza sostanziale tra i due concorsi per infanzia e primaria risiede proprio nelle due annualità di servizio specifico. In altre, parole al concorso straordinario si accede con un due anni di servizio, mentre a quello ordinario solo con il titolo (diploma o laurea in Scienze della Formazione Primaria). Vediamo maggiori dettagli a riguardo e come saranno articolati di due concorsi.

Concorsi: requisiti e articolazione

Al concorso straordinario possono partecipare i diplomati magistrale e laureati in SFP, con due anni di servizio presso istituti statali (anche non continuativo) alle spalle negli ultimi otto anni.

Va precisato che il servizio dovrà essere specifico (due anni infanzia, due anni primaria e due anni sostegno). Il concorso straordinario prevede una valutazione dei titoli, fino ad un massimo di 70 punti, ed una prova orale non selettiva che attribuirà al candidato un punteggio massimo di 30 punti. La prova orale è composta di due parti, la prima prevede l'illustrazione alla commissione d'esame di una lezione simulata; la seconda parte un colloquio finalizzato alle conoscenze didattiche ma anche tecnologiche e linguistiche. I diplomati e i laureati abilitati che non hanno maturato i due anni di servizio possono partecipare alla procedura concorsuale ordinaria. L'articolazione del concorso ordinario prevede anche una prova scritta, ed eventualmente una prova-preselettiva, oltre che ovviamente una prova orale (punteggio massimo attribuibile 40 punti).

Infine, anche nel concorso ordinario si procederà ad una valutazione dei titoli (massimo 20 punti). Le due prove, scritta e orale, risulteranno superate se si raggiungerà il punteggio minimo (28/40 sia per l’una che per l’altra). Per entrambi i concorsi, per quello che riguarda i posti di sostegno, possono partecipare i docenti in possesso del titolo di specializzazione.