"Abbiamo smontato la Legge Fornero. Il prossimo Governo garantirà, dopo 41 anni di lavoro, la pensione, perché è un sacrosanto diritto. Diritto alla pensione, taglio delle tasse a lavoratori e imprenditori". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo aver presentato la mozione di sfiducia nei confronti del governo Conte.

Per Salvini necessarie misure previdenziali e fiscali

Per il segretario federale della Lega, infatti, è una priorità creare un nuovo governo che duri cinque anni con lo scopo di arrivare a soluzioni più esaustive sia dal punto di vista previdenziale che dal punto di vista fiscale. Come riporta l'agenzia di stampa "AdnKronos", infatti, l'obiettivo di Matteo Salvini consiste nella riduzione della pressione fiscale, riducendo fino al 15% le tasse tramite una flat tax molto diffusa. Inoltre si ipotizza l'abrogazione del reddito di cittadinanza fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e l'introduzione di una nuova misura in campo previdenziale che possa garantire una maggiore flessibilità pensionistica.

Come ormai noto, il famigerato meccanismo della Quota 100 che consente di anticipare l'uscita a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi resterà in vigore solo per un triennio, per poi dare spazio - secondo gli intenti del leader leghista - alla Quota 41 estesa a tutti i lavoratori.

L'obiettivo di Salvini è andare al governo

Sono queste le principali misure che Salvini si prefigge di attuare in caso di formazione del nuovo esecutivo. "Non ho tempo da perdere per litigare, sto lavorando per costruire un'Italia migliore per i nostri figli", ribadisce ancora il vicepremier della Lega. Tuttavia, lo stesso Salvini spera di ricevere anche il consenso da parte della Commissione Europea anche se, in caso contrario, la Lega andrà avanti lo stesso per il bene degli italiani.

Come riporta l'agenzia di stampa "Adnkronos", nonostante l'attuale crisi di Governo la misura della Quota 100 non è a rischio visto che le risorse sono state già stanziate nella precedente Legge di Stabilità 2019 e la misura ha validità di tre anni fino al 2021. Cresce la preoccupazione, però, per quanto concerne il regime sperimentale Opzione Donna, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2019. Per tale misura, infatti, era prevista un'ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2020 al fine di garantire il diritto al pensionamento anticipato alle lavoratrici che hanno maturato almeno 58 anni di età anagrafica unitamente ai 35 anni di contribuzione effettiva con il ricalcolo dell'assegno previdenziale secondo il metodo contributivo; cosa che potrebbe saltare a causa della crisi di Governo che potrebbe portare alle elezioni anticipate.