E’ stato pubblicato dal Ministero della Giustizia un bando di selezione pubblica per l’assunzione di 616 Operatori giudiziari presso gli uffici giudiziari di numerose regioni. In questo caso la procedura sarà gestita dai Centri per l’Impiego, secondo quanto previsto dall’articolo 16 della Legge 56/1987 nel caso di assunzioni da parte della Pubblica Amministrazione di personale da destinare a compiti per i quali è sufficiente il possesso del diploma di scuola media inferiore.

Bando per 616 Operatori giudiziari: basta il diploma di scuola media inferiore

E’ questo il caso dell’ultima selezione pubblica indetta dal Ministero della Giustizia i cui requisiti di partecipazione, elencati nell’articolo 2 del bando pubblicato lo scorso 8 ottobre 2019 nella Gazzetta Ufficiale, prevedono, oltre alla cittadinanza italiana, la maggiore età e il diploma di istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore), proprio l’iscrizione alle liste dei Centri per l’Impiego.

I 616 Operatori giudiziari, selezionati secondo la procedure descritta nel successivo paragrafo, saranno assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, presso gli uffici giudiziari delle seguenti Regioni:

  • Lombardia;
  • Piemonte;
  • Liguria;
  • Emilia-Romagna;
  • Marche;
  • Toscana;
  • Veneto;
  • Campania;
  • Lazio;
  • Puglia;
  • Calabria.

L’inquadramento previsto avverrà nell’ area funzionale II, fascia economica F1 del Ministero della Giustizia, e saranno tenuti a rispettare l’obbligo di permanenza nella sede di destinazione per almeno cinque anni.

Selezione attraverso i Centri per l’Impiego: come funziona

Per quanto riguarda la domanda per partecipare al concorso e la procedura per la selezione dei candidati, il bando non fornisce istruzioni in merito, limitandosi a precisare che la selezione avverrà mediante avviamento degli iscritti alle liste dei Centri per l'impiego di cui all'art. 16 della legge 28 febbraio 1987. Questa prevede che possano partecipare al concorso gli iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio o in quelle di mobilità che abbiano sottoscritto la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID). La legge in questione prevede inoltre che , qualora si tratti di Offerte di lavoro a tempo indeterminato, come in questo caso, possano partecipare alla selezione anche candidati che siano già occupati.

A differenza degli altri Concorsi Pubblici, la pubblicazione del bando non da il via alla presentazione delle domande, per le quali bisognerà attendere che sia l’amministrazione che richiede le assunzioni, in questo caso la Direzione generale del personale e della formazione del Ministero della Giustizia, invii alle rispettive amministrazioni regionali, entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando, la richiesta per l’avvio delle selezioni. Solo a questo punto, i Centri per l’Impiego potranno avviare la raccolta delle domande, che durerà 30 giorni e dovranno essere accompagnate dalla certificazione ISEE in corso di validità.

Oltre alle prove previste per la selezione, consistenti in un colloquio individuale ed una prova pratica per la verifica dell’idoneità allo svolgimento delle mansioni previste dal profilo professionale di Operatore giudiziario, concorrerà alla definizione della graduatoria il punteggio assegnato in base al valore del reddito ISEE, ai carichi familiari, l’età e l’anzianità di disoccupazione e di presentazione della DID.