Per la serie di interviste di approfondimento sull’emergenza coronavirus, Blasting News ha intervistato Luigi Sada, amministratore delegato di Tecnocasa. Gli abbiamo chiesto di raccontarci in che modo la diffusione di Covid-19 ha colpito il settore immobiliare e quali potrebbero essere le tendenze future sia nel medio che nel lungo termine.

Partiamo facendo il punto della situazione rispetto al settore immobiliare nella sua generalità: potrebbe raccontare ai nostri lettori in che modo l’emergenza Coronavirus ha colpito il settore?

Alla luce della pandemia in corso abbiamo rivisto al ribasso le previsioni sulle compravendite per il 2020.

I nostri esperti dell’Ufficio Studi si aspettano una riduzione di almeno 100 mila transazioni per quest’anno e i prezzi stabili o in ribasso. Città come Milano che, nel 2019 avevano chiuso con importanti aumenti di prezzo, potrebbe registrare un rallentamento della crescita e ritornare verso la stabilità dei valori.

Quello che stiamo recependo dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete è che in questi giorni gli italiani stiano prendendo una maggiore consapevolezza del bene case in generale e della propria in particolare, mettendone in luce pregi e difetti. Per cui aspetti come la luminosità, la presenza di spazi esterni vivibili, la possibilità di avere uno spazio in casa per lavorare in tranquillità o la connessione veloce stanno assumendo un peso più importante.

Ma anche l’isolamento acustico e termico sono stati riconsiderati. Questi nuovi driver di scelta potrebbero penalizzare le abitazioni che ne sono prive e che potrebbero vedere i prezzi ribassarsi. E allo stesso tempo dare delle indicazioni su come potrebbero essere concepite le nuove case o ristrutturate le esistenti.

Gli stessi driver di scelta potrebbero essere validi anche per chi cerca la casa in affitto. Il fronte turistico è stato quello più penalizzato e chi aveva comprato per mettere a reddito con questa finalità, soprattutto nelle grandi metropoli, potrebbe decidere di orientarsi verso la locazione tradizionale soprattutto se la casa è posizionata in zone non centrali o non turisticamente strategiche o in città che, a prescindere dalla pandemia, stavano già segnalando una saturazione del comparto.

In questi casi si potrebbe assistere ad un lieve calmieramento dei canoni di locazione, in particolare laddove erano aumentati per scarsa offerta.

La presenza di un turismo nazionale, almeno nel breve medio termine, potrebbe aiutare gli investitori nelle località ad alto richiamo turistico e con abitazione ben posizionate. Chi voleva acquistare la casa vacanza per utilizzo proprio sembra aver confermato le proprie intenzioni anche se resta da capire, in questo caso, l’impatto a livello reddituale visto che si tratta di una casa in più a cui le famiglie potrebbero momentaneamente rinunciare, posticipandone l’acquisto, nell’ipotesi in cui si fossero trovate costrette a preservare i risparmi o a toccarli per problemi economici dovuti alla pandemia.

Quali sono state invece le conseguenze dirette del lockdown per la vostra rete di agenzie? In che modo è cambiato il modo di lavorare dei vostri agenti e del personale amministrativo in queste settimane e quali strategie avete adottato per affrontare questi tempi senza precedenti?

Le agenzie immobiliari affiliate Tecnocasa e Tecnorete si sono da subito adeguate alle disposizioni governative chiudendo al pubblico, pur rimanendo attive da remoto. E questo ovviamente non ha permesso di completare le trattative in corso e di proseguire con le normali attività di consulenza. Tuttavia, pur non potendo incontrare direttamente i clienti, abbiamo messo in campo tutti gli strumenti utili a mantenere vivo il dialogo e assistere acquirenti e venditori che si affidano alle nostre reti.

In particolare abbiamo messo a disposizione delle agenzie affiliate un pacchetto pubblicitario omnicanale con strumenti collegati tra loro e che crossano l’uno con l’altro L’ADVmediapack, realizzato da Tecnomedia (società di servizi del Gruppo), oltre ad avere strumenti omnicanali al suo interno, fornisce strumenti digitali per poter operare sia sul fronte delle compravendite sia lato locazioni. Sia che si tratti di immobili in vendita sia in locazione gli strumenti sono gli stessi.

Oggi sul nostro portale e sui siti agenzia le agenzie possono pubblicare gli annunci oltre che con foto statiche, anche con Virtual Tour, Piantine Dinamiche dove all’interno delle foto sono inserite foto statiche oppure ulteriori virtual tour.

Entrambi i prodotti mettono in condizione di poter visionare gli annunci anche solo digitalmente rendendosi conto di come è strutturata la casa. Oltre al Virtual Tour, Piantine Dinamiche, le nostre agenzie dispongono anche del servizio PRIMA VISITA, strumento messo a disposizione del nostro partner casa.it. Con questo ultimo strumento è possibile fare una vera e propria visita interattiva da remoto, ma guidata dal nostro Affiliato e in contatto telefoni con il potenziale cliente.

Un altro strumento che stiamo mettendo a disposizione alla nostra rete, anche questo utilizzato sia per le vendite sia per le locazioni, è la firma digitale e il riconoscimento del cliente. Le agenzie potranno inoltre fare la differenza, utilizzando la nostra modulistica on line, che arricchita del modulo relativo alla firma elettronica più la piattaforma per video riconoscimento da remoto asincrono con verifica pratiche da parte dell’operatore dell’agenzia.

Nel momento in cui il Governo ha deciso di avviare la fase 2, determinando nuove procedure e nuove indicazioni operative, ci siamo allineati anche per quanto riguarda l’uso di dispositivi di sicurezza e sanificazione all’interno dei punti vendita e nelle sedi del Gruppo. Ci stiamo organizzando, in base alle direttive che man mano vengono comunicate, per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro e affinchè il ripristino delle attività avvenga con la massima attenzione per i clienti e per i collaboratori.

Il principio fondamentale che guida le nostre scelte e le azioni che stiamo intraprendendo è la salvaguardia della salute delle persone, quindi operatori e soggetti che entrano all’interno nei punti vendita, oltre che coloro che lavorano presso la sede nazionale di Rozzano e gli altri distaccamenti regionali.

Prenderemo tutte le precauzioni possibili e anzi renderemo ancora più stringente l’adeguamento alle norme e l’utilizzo di tutti i dispositivi utili alla massima efficacia e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.

Oltre a implementare lo smart working su larga scala per i dipendenti della sede centrale, abbiamo agito sul distanziamento rimodulando gli spazi e le postazioni. Per le riunioni in presenza, favoriremo il collegamento a distanza o, se le stesse sono necessarie, potranno avvenire garantendo un adeguato distanziamento e riducendo al minimo il numero di partecipanti. Provvederemo alla disinfezione delle superfici, all’uso di guanti, all’uso di mascherine e gel sanificanti.

Per quanto riguarda invece il mercato dei mutui abitativi, qual è stata la reazione alla sfida dell’emergenza Coronavirus e cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi?

Il 2019 si è chiuso con volumi relativi ai finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 48.8 miliardi, rispetto al 2018 si registra un calo delle erogazioni pari a -3,2%.

Se guardiamo nel dettaglio i dati scopriamo che sono tornate in positivo (+1,3%) le operazioni di mutuo a supporto di un acquisto immobiliare, nel terzo trimestre erano in calo del -6,6%. Come ampiamente preventivato, visto il crollo dei tassi di interesse, a dare spinta al mercato nell’ultimo trimestre dell’anno sono state le operazioni di surroga, che registrano un incremento di volumi di ben il 68% (nel trimestre precedente era pari a -37,2%).

Nel quarto trimestre del 2019 le operazioni di surroga hanno rappresentato oltre il 18% del mercato. Purtroppo il mercato però sarà condizionato nei prossimi mesi da un andamento economico e finanziario influenzato dalla pandemia covid-19. L’erogazione di mutui dovrebbe quindi registrare un calo nei primi sei mesi del 2020.

Si può incominciare a ipotizzare una diminuzione delle erogazioni tra i 3 e i 4 mld di euro nel primo trimestre.

Una volta ritornati in un regime di normalità, dovranno essere interpretate le politiche di credito degli istituti. In ultimo si dovrà valutare l’indice di fiducia delle famiglie riguardo alle aspettative economiche e finanziarie del nostro Paese. Un segnale positivo riguarderà l’andamento dei tassi di interessi che rimarranno bassi per lungo tempo. Per quanto riguarda i 190 punti vendita di mediazione creditizia Kiron ed Epicas, mi riferisce il collega Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA che oggi sono operativi al pubblico. Ad ogni modo tutti i collaboratori possono lavorare anche in remoto e sono a disposizione di tutti i clienti che hanno la necessità di avere informazioni sulle singole operazioni di finanziamento, prestiti o polizze assicurative.

La rete Kìron è in grado di operare gestendo tutte le operazioni fino al rogito.

Attualmente gli atti possono avvenire nei seguenti modi:

- stipula presso la filiale della banca competente, se è operativa e nel rispetto delle norme sanitarie anti covid;

- stipula presso lo studio del notaio attraverso un atto di mutuo unilaterale, se è previsto dalle procedure organizzative della banca: anche in questo caso nel rispetto delle avvertenze anti covid presso lo studio Notarile.

Passando ai provvedimenti legislativi presi di recente dal governo per contrastare la crisi economica e a quelli attualmente in programmazione, quali interventi secondo lei potrebbero rappresentare un sostegno utile al fine di rilanciare il comparto immobiliare?

I provvedimenti legislativi definiti dal Governo saranno cruciali per la ripresa economica generale e di conseguenza anche per il comparto immobiliare.

Il bene casa è un bene fondamentale e va quindi tutelato e con esso le famiglie e tutti coloro che gravitano nel settore. Quindi sostegno alle famiglie, alle imprese e all’occupazione in primis affinché si creino le condizioni utili alla ripartenza anche lato casa. Ben vengano anche i superbonus su ristrutturazioni green annunciati da poco da Conte, manovra che potrà dare ossigeno all’industria del mattone e sostegno in questo periodo di difficoltà causato dall’epidemia. Tale incentivo permetterà anche un impatto positivo sull’occupazione e potrà rimettere in azione l’edilizia.

Infine, una domanda di più ampio respiro riguardo alla possibile evoluzione del settore: può spiegare ai nostri lettori quali saranno a suo parere i fattori di cambiamento dettati dalla pandemia e destinati a lasciare un segno nel comparto immobiliare anche al termine dell’emergenza sanitaria?

Di certo questo duro momento che ci siamo trovati a vivere ha messo a dura prova il nostro Paese, ma ha fatto anche comprendere le capacità e le forze che abbiamo per superarlo ed uscirne nel migliore dei modi.

Sul comparto “casa” mi sento di dire che l’emergenza sanitaria ci ha permesso di prendere ancora più consapevolezza della sua importanza come bene primario e bene “rifugio” in tutti i sensi. Si sono modificati dei modi di vivere, di acquistare, di relazionarsi e di conseguenza tutto ciò ha fatto accelerare lo sviluppo digitale anche sul fronte immobiliare. Le evoluzioni tecnologiche sono sicuramente di fondamentale importanza in questo momento di mercato, ma potranno e dovranno essere comunque utilizzate anche quando torneremo alla “normalità” e saranno un valore aggiunto, un bagaglio di conoscenze, metodi e operatività che andranno in sinergia con l’imprescindibile parte “concreta” di relazione e incontro con i clienti, per la loro piena soddisfazione.