Si è conclusa anche quest'anno con successo di pubblico la spettacolare manifestazione della Focara di Novoli, il falò più grande del bacino del Mediterraneo, alto più di venticinque metri e oltre venti di diametro, costruito in onore del patrono di Novoli, Sant'Antonio Abate e realizzato con fascine di tralci di vite secchi e provenienti dalle terre del Negroamaro. Novoli dal latino Novolum ossia "campo da arare", è un piccolo paese situato nella Valle della Cupa, nel Nord Salento e sorto secondo la storia popolare, intorno a tre antichissime chiese (S.Salvatore, S.Giovanni e S.Maria Madre di Dio).
Al mecenatismo della famiglia Mattei si deve l'edificazione del Palazzo Baronale (sorto intorno al1532) nel quale sono allestite le grandi mostre nella cittadina. La focara o meglio il "Fuoco buono" rappresenta un appuntamento imperdibile intriso di folklore, religiosità e riti legati alle tradizioni popolari e pagane: dalla benedizione degli animali alla "bardatura" sulla quale viene issata l'immagine devozionale del santo "nemico del demonio".
Una manifestazione che ha i suoi "giorni di fuoco" tra il 16 e il 18 febbraio e che da anni attira artisti internazionali nel campo della musica, dell'enogastronomia, della dieta mediterranea, della cultura e dell'arte contemporanea.
Questa commistione di eventi rilancia la l'evento come "FòcarArte", termine coniato dal critico leccese Toti Carpentieri, che quest'anno ha curato la mostra di Peppe Avallone (Premio Fotografia per la Focara 2014).
Ma l'evento più atteso dell'arte contemporanea è stata la presenza del grande artista dell'Arte Povera, Jannis Kounellis (Pireo, Atene 1936) che firma il manifesto della Focara 2015 e le serigrafie d'autore realizzate per l'evento. Ma non finisce qui: all'artista il compito di realizzare una installazione composta da grandi massi posti a base di questa spettacolare pira e visibili al pubblico solo dopo che il fuoco avrà bruciato tutto. Per l'artista infatti il fuoco brucia, distrugge ma purifica, è un rito propiziatorio che "centralizza l'energia e la vittoria di una intera comunità, che con il proprio sangue e lavoro taglia e brucia i tralci delle vigne, dalle quali precedentemente raccoglie l'uva per farne vino e linfa vitale di rinascita". La sua presenza si deve alla cura e al coordinamento di Giacomo Zaza il quale accanto a Kounellis ha affiancato nelle sale del Palazzo Baronale anche le opere del giovane artista brindisino Francesco Arena (Torre Santa Susanna, 1978). Kounellis evocativo ed epico espone opere di ferro, stoffa e rose rosse che ben dialogano con le forme minimaliste e metaforiche di Arena, in un luogo dove ancora oggi sono presenti le tracce di un passato glorioso.E dall'arte contemporanea alla spettacolare Torre Eiffel con l'effige "La Focara per Charlie", realizzata con il contributo dei commercianti per esprimere solidarietà a Parigi, sino a "Playing with Fire" un coinvolgente docufilm di Don Pasta proiettato sulla pira prima dell'accensione con le musiche di T.
Teardo, le immagini di A. Carbone, DDG Visual e il racconto di alcuni anziani del posto nel dialetto salentino. Grande merito, va alla Fondazione Focara (nata nel 2010) con cui il Comune di Novoli ha potuto investire sulla tradizione rilanciando così il sistema socio-economico locale e limitrofo che oggi conta più di cinquantamila persone. La mostra al Palazzo Baronale in P.zza Margherita a Novoli è visitabile sino al 15 febbraio. Info: Fondazione Focara