Mancano pochi giorni al taglio del nastro dell'Arte Fiera Bologna (23 - 26 gennaio 2015) , la storica kermesse di arte moderna e contemporanea alla 39^ edizione. Ricco e interessante è il calendario di eventi proposti quest'anno nei padiglioni della Fiera ma anche all'esterno grazie ad una sapiente curatela di eventi collaterali, premi, approfondimenti, tavole rotonde e dibattiti sul collezionismo pubblico e privato aperti sia per gli esperti dell'art system ma anche per chi si accosta per la prima volta ad un'opera d'arte. Senz'altro interessante si annuncia il dibattito Conversation" in cui partecipano ospiti, collezionisti e protagonisti di fama internazionale tra cui Vahap Avşar, Andris Brinkmanis, Elsa Despiney, Anthony Downey, Arsalan Mohammed, Ramin Salsali, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
Grazie all'impegno strategico tra il Comune e Arte Fiera, Bologna si propone come un territorio capace di valorizzare le sue risorse, attraverso puntuali servizi di informazione e accoglienza turistica con Bologna Welcome la piattaforma Arte Fiera Social Media che da voce ai blogger e alla community di instagramers @IgersBologna, alle guide tascabili di "Art City Map" e alle navette "Art City Bus" che facilitano la fruizione ai numerosi appuntamenti della kermesse, ampliando gli orari di apertura, concedendo ingressi gratuiti e in alcuni casi ridotti ai possessori di qualsiasi biglietto o card Arte Fiera. Una città che si propone come un museo diffuso e che attira adulti e ragazzi alla scoperta di iniziative artistico-culturali e multidisciplinari.
Punta di diamante tra gli eventi è la rassegna curata da Marco Scotini dal titolo "Too early, too late. Middle East and Modernity", ospitata nella Pinacoteca Nazionale (22 gennaio - 12 aprile 2015) e che funge da trait d'union tra la città di Bologna e la cultura orientale, tra il collezionismo italiano e il dialogo tra culture, svelando attraverso la fruizione di opere d'arte e video, le questioni cruciali dell'identità culturale, il confronto e il conflitto con le nostre tradizioni.
L'evento in questione, pensato in relazione al Focus East 2015, allarga lo guardo dall'Est Europeo all'area mediterranea in particolare alla Turchia, al Libano sino ai Paesi Arabi, con qualche incursione di artisti europei come Gabriele Basilico presente con gli scatti fotografici su Beirut del 1991.
Sessanta sono in totale gli artisti rappresentati le cui opere provengono da collezioni private e pubbliche italiane come: Collezione La Gaia (Lida Abdul), Fondazione Aamod (Mustafa Abu Ali), Laura Bulian Gallery ( Vyacheslav Akhunov Corner, Said Atabekov, Alimjan Jorobaev), Enrico Astuni (Can Altay), Galleria Continua (Kader Attia), Cad Collezione (Céline Condorelli), Galleria Astuni (Malak Helmi), Collezione Taurisano (Amir Yatziv) e altre. Con la visita della mostra i visitatori potranno ammirare preziose testimonianze dell'arte italiana e orientale, in un dialogo tra tradizione e contemporaneità.