Il prossimo 6 marzo ci saranno le elezioni della Figc. Tavecchio e Abodi sono pronti per sfidarsi. La proposta di Tavecchio è quella di rivoluzionare il calcio professionistico italiano. Il Presidente uscente ha spiegato in un programma di ben 32 pagine che il calcio del Belpaese ha necessità di cambiare e deve farlo subito. Servono più soldi soprattutto per Serie B e Lega Pro, categorie per le quali Tavecchio prevede un cambiamento radicale nei prossimi campionati.
Tavecchio punta ad una riforma dei campionati che possa modificare il calcio italiano. Lui si è scontrato con tante resistenze, ma va avanti per la sua strada. Serie A a 20 squadre con 2 sole retrocessioni, serie B con 20 squadre, 2 promosse e 3 retrocessioni e Lega Pro (categoria per la quale si prevede il cambiamento più netto) a 2 gironi da 20 squadre. Così la massima serie avrebbe il via libera alle seconde squadre sul modello tedesco. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione, con ben 20 società di meno rispetto all'attuale Lega Pro, basata su 3 gironi da 20 squadre ciascuno, per un totale di 60 società.
Alcuni meriti di Tavecchio negli anni della sua gestione sono innegabili: la spending review portata avanti, ha messo i conti federali al riparo dai tagli del Coni. I centri federali sono il fiore all'occhiello della sua gestione: sono già 20 e ne apriranno altri 180.
Abodi: recuperare pubblico e risorse
Tavecchio, secondo quanto riportato dai sondaggi, è vicino al 55% delle preferenze, ma Abodi ci crede. Abodi punta molto sul miglioramento infrastrutturale con la creazione di una struttura ad hoc, che sta operando con eccellenti risultati su sette progetti stadio. Abodi vuole anche dare maggior forza alla giustizia sportiva creando "l'esenzione della respnsabilità per le società che abbiano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire illeciti". Con molta signorilità, fa l' "in bocca al lupo" al suo avversario alle elezioni. Si tratta di due personalità importanti e le idee perr il calcio italiano non mancano.