A Bollate, nell'immediato hinterland milanese, le maestre dei nidi gestiti dal Comune locale hanno deciso di incrociare le braccia a fine marzo: 'I nostri diritti vanno rispettati' fanno sapere dal sindacato che tutela le lavoratrici.
Bollate, il 28 marzo presidio davanti al Comune
Quasi 37mila abitanti e due asili nido in subbuglio. Lo sciopero delle due scuole è stato proclamato per la giornata di giovedì 28 marzo quando è stato organizzato un presidio davanti al Comune di Bollate dalle 9 alle 13.
Secondo quanto diffuso in un comunicato dal sindacato Fp Cgil Milano, le lavoratrici negli anni si sono fatte carico delle carenze di organico e organizzative. "L’amministrazione - ha spiegato Alexandra Bonfanti, segretaria del sindacato - interpretando in modo restrittivo e arbitrario il contratto nazionale, ha deciso di aumentare a 36 ore settimanali, anziché 30, le ore lavorative nel mese di luglio". I diritti del contratto nazionale vanno rispettati" le parole della Bonfanti.
Bollate, è scontro tra Comune e il sindacato che tutela le educatrici degli asilo in sciopero
I due nidi comunali sono sotto la gestione del comune che, tramite il sindaco Francesco Vassallo (Pd) aveva provato a risolvere la 'querelle' invitando le educatrici 'a partecipare ad un gruppo di lavoro al fine di avere un confronto più concreto e diretto e di trovare convergenze organizzative ed economiche che potrebbero risolvere il contenzioso sindacale in corso' le parole del sindaco.
Una missiva che non è piaciuta alla Cgil che ha risposto duramente con un altro comunicato: "Un'iniziativa grave quella del sindaco in quanto si tratta di un evidente tentativo di delegittimazione del sindacato" ha scritto la Fp Cgil Milano.
"Il lavoro delle educatrici che incroceranno le braccia, oltre ad essere di grande qualità, è è molto gravoso" ha proseguito la Bonfanti. Il Comune di Bollate viene tirato in ballo da Rsu e Fp Cgil per non non avere nemmeno una graduatoria da cui attingere per sostituire il personale in caso di possibili assenze durante l'anno scolastico. In organico mancherebbero almeno due figure oltre alle 22 educatrici già assunte a tempo indeterminato. Come uscire dunque da questa situazione?
"Solo attraverso l’investimento sul personale ed il rispetto delle specificità del contratto - secondo la Cgil - si potrà continuare ad avere a Bollate un lavoro di qualità da parte degli Asili Nido della cittadina alle porte di Milano.
Per il presidio del 28 scenderanno in campo anche le famiglie che saranno davanti al Comune dalle 9 del mattino.