Qualora qualcuno non ne fosse ancora a conoscenza, il progetto Yamaha Yard Built - vedi Skullmonkee può essere riassunto come una crasi tra un colosso aziendale di fama e  numeri mondiali, con dei “piccoli” – ma solo quantitativamente – artigiani bike-maker o preparatori, come sarebbero stati chiamati in Italia. Andando al sodo: La Yamaha fornisce la Moto di serie, nella fattispecie la solida XJR1300 e l’artigiano locale, in questo caso Shinichi Haraki, costruisce un kit ad hoc per la moto.

Il kit ha però un’unica restrizione: dovrà potersi montare e smontare senza che la struttura base della moto venga alterata irreversibilmente, senza cioè che chi abbia intenzione di commutare la XJR1300 nella street racer o café racer di turno debba tagliare/saldare il telaio o altre parti della moto.

Il mondo Denim di Iron Heart

L’ispirazione questa volta proviene dall’universo dei Jeans, dai Denim Iron Heart. Secondo il Product Manager della casa dei tre diapason, Yamaha e Iron Heart condividono la convinzione che l’artigianato svolga ancora un ruolo fondamentale. Senza rinnegare i vantaggi offerti dalle tecnologie innovative e dai nuovi materiali, Yamaha e Haraki, cercano e trovano linee che tracciano disegni senza tempo, ma che non lasciano da parte la tradizione.

Lavoro di braccia con l’alluminio

Vari dettagli della moto sono di alluminio e sono stati realizzati con un lavoro maniacale di battitura e piegatura. Un esempio è il serbatoio, frutto di ore e ore di lavoro. Interessante sapere, come scrive Martin Hodgson, che lo stesso Shinichi Haraki colloca la sua Yamaha XJR1300 Iron Heart nell’universo degli adulti. Non è una moto per ragazzi, secondo lo stesso customer giapponese! L’ispirazione proviene dritta dritta dagli anni 70/80, dalle moto europee e giapponesi in particolare. Colori e muscoli potrebbero essere confusi con quelli ritrovati in qualche vecchia rivista di moto di quegli anni. Somiglia parecchio alla CB750 del garage Rebelion of the machines.

Del motore è meglio non parlare

Seppure l’aspetto concreto della motocicletta, sospensioni,  motore, ruote etc.etc. rappresenti la moto. Questa volta non ci va di ripetere che le sospensioni sono Ohlins e che il motore raffreddato ad aria è il rotondo e robusto XJR1300, probabilmente uno dei migliori in circolazione in termini di affidabilità e prestazioni. No. Queste cose forse si sanno già e per questa volta sono bastati i muscoli, come era accaduto per la Yamaha VMAX Infrared.