Non è proprio un buon momento per il mercato automobilistico. E non ci riferiamo tanto alla recessione che da anni ha colpito questo settore, come tanti. Bensì al fatto che negli ultimi mesi sono giunte diverse notizie negative riguardanti questo comparto. Se lo scorso maggio sono state ritirare dal mercato 34 milioni di auto (di cui ben 17 della sola Toyota) causa un difetto dell'airbag prodotto dalla casa nipponica Takata, mentre a settembre è emerso l'ormai noto scandalo Volkswagen e qualche giorno fa vi abbiamo informati di un altro pesante ritiro che ha riguardato nuovamente Toyota, ora giunge notizia di un nuovo mega ritiro.

Il quale coinvolge questa volta il marchio FIAT-Chrysler, con quasi 900mila auto coinvolte (894.000 unità per la precisione), complici alcuni difetti di fabbrica. Vediamo quali modelli sono e perché risultano pericolosi.

L'allarme di FCA North America

I difetti di fabbrica riguardano alcune componenti quali ABS, air bag e climatizzatore. A renderlo noto FCA North America, che nelle scorse settimane ha nominato Rodney Slater, ex segretario ai trasporti americano, come osservatore. Ciò implica dunque una maggiore attenzione del marchio a eventuali problemi che potrebbero mettere in pericolo l'incolumità degli automobilisti.

Non a caso, il succitato scandalo Volkswagen è partito proprio dagli Stati Uniti. Ma veniamo ai modelli e ai relativi difetti.

I modelli 2012-2015 Dodge Journey e Fiat Freemont hanno un difetto all'ABS, che potrebbe funzionare in modo irregolare per via di infiltrazioni di umidità. Questi modelli sono stati venduti in oltre 270mila unità negli Usa e oltre 150mila al di fuori degli States. Poi ci sono alcuni modelli year 2003 di Jeep Liberty e 2004 della Jeep Grand Cherokee che hanno un difetto ai sensori di impatto degli airbag. I quali pertanto potrebbero aprirsi anche in assenza di incidente. Difetto che ha causato già sette infortuni. Quanto a questi modelli, si stima che oltre 280mila sono stati venduti in America e oltre 48mila su mercati non americani.

Infine, su segnalazione di due clienti, dalla cui vettura è uscito fumo e fiamme dal vano motore, sono state richiamate Jeep Cherokee destinate al mercato americano e altre quasi 7mila commercializzate nei mercati non nafta. Il problema riguarda il climatizzatore, che in alcuni modelli è stato installato in maniera troppo ravvicinata al collettore di scarico. Non è ancora chiaro quante vetture precisamente siano presenti in Europa e in Italia. Ma se si è in possesso di una di esse, è opportuno prendere le giuste precauzioni.