Il colosso automobilistico giapponese Toyota di nuovo costretto a richiamare propri modelli di auto. Lo scorso maggio fu già costretto a farlo nell'ambito del più grande richiamo di auto della storia, che ha coinvolto molti altri marchi. Motivo scatenante è stato un difetto di fabbrica dell'airbag prodotto dalla casa giapponese Takata, che costrinse a ritirare dal mercato ben 34 milioni di vetture. Oltre a Toyota – oggetto del richiamo più importante, con 17 milioni di auto nei soli Stati Uniti- le altre caseautomobilistichecoinvolte sono state Bmw, Fiat Chrysler Automobiles, Ford Motor, General Motors, Honda Motor, Mazda Motor, Mitsubishi, Nissan Motor e Subaru Motors USA.
Questa volta il richiamo riguarda invece un altro difetto di fabbrica, che costringerà Toyota a far rientrareben 6,5 milioni di vetture in diverse zone del mondo, tra cui il vecchio continente, cosa che sicuramente influirà sui bilanci. Vediamo perché e quali sono i modelli coinvolti.
Il motivo del ritiro e i modelli coinvolti
Il difetto rilevato riguarda l’alzavetro elettrico, il cui interruttore sarebbe a rischio di cortocircuito e pertanto di possibile incendio. I modelli coinvolti sono Yaris, Corolla, Camry, RAV4, Matrix, Highlander, Tundra, Sequoia e Scion xB, prodotti tra il 2005 e il 2010. Ancora, ma nel solo Giappone, alcuni tipi di Crown potrebbero avere il difetto del cofano che si apre da solo.
Quanto alle zone del Mondo interessate dal maxi ritiro, si contano 2,7 milioni di vetture nel Nord America, 1,2 milioni vetture nella nostra Europa e seicentomila in Giappone. Pertanto, si evince che è un difetto che riguarda soprattutto le auto esportate.
Ritiro a scopo precauzionale
Il colosso giapponese ha comunque tenuto a precisare che il richiamo è a fini precauzionali, giacché non è stato riscontrato ad oggi alcun incidente legato al sopracitato difetto di fabbrica.
Del resto ne va del prestigio di una multinazionale in vita dal 1933 e prima quanto a vendite di autonel Mondo dal 2008 (scalzata solo nel 2011 dalla Volkswagen ma per effetto del disastro di Fukushima) e che ha ideato un modello flessibile di produzione molto imitato nell'industria contemporanea: il toyotismo.
Voi possedete uno dei modelli coinvolti? Siete preoccupati?