La Tiguan è un'auto su cui Volkswagen punta molti dei suoi guadagni, questo perché rientra nella categoria dei suv di media dimensione che ora vanno molto di moda. Il pianale su cui è stata concepita è diverso da quello precedente e questo ha permesso di modificare la vettura anche in termini di tenuta di strada, di comfort e dimensioni interne. La Tiguan resta comunque un'auto adatta sia alla città che ai percorsi sterrati grazie alle sue doti fuoristradistiche. Il suo nome deriva dall'incrocio tra una tigre e un'iguana.

Come è cambiata esteticamente

Come preannunciava il titolo la nuova Tiguan ha perso quelle linee morbide e tondeggianti del primo modello e ora ha assunto una veste più grintosa con la presenza di linee squadrate e nette. Il design è derivato dalla nuova Volkswagen Passat con tagli semplici ma eleganti. La sua lunghezza è inferiore ai 4,5 metri e per questo va a "infastidire" rivali come la nuova Nissan Quasquai. Il lato posteriore è stato totalmente rivisto con gli stop a forma di L ruotata. Il muso anteriore termina con una bombatura e prosegue con i fari uniti alla griglia che sembrano formare un unico corpo e i nuovi fendinebbia che non sono più tondi ma sono squadrati.

Come è cambiata internamente

La nuova Tiguan è stata realizzata sullo stesso pianale della Volkswagen Golfe ovvero un pianale modulare trasversale denominato MQB. Questa nuova configurazione ha concesso alla vettura di guadagnare 145 litri nel baule, che ora ha una capienza minima di 615 litri fino ad arrivare ad una massima di 1655 litri, che si ottiene ribaltando gli schienali posteriori mediante una leva.

La plancia non ha più le 8 bocchette del clima suddivise su due livelli di altezza e ora i materiali sono migliori sia al tatto che qualitativamente. Sul tunnel centrale c'è un nuovo rotore per il gruppo Volkswagen con cui si possono scegliere i vari programmi di trazione in base al fondo e all'aderenza. La posizione di guida è rialzata e da essa si percepiscono bene gli ingombri dell'auto.