Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio questa estate farà il suo esordio negli Usa. Nel frattempo la pagina Facebook 'Alfa Romeo Project 952' mostra un mega cartellone apparso da qualche giorno a New York che mostra la nuova berlina del Biscione nella sua versione più sportiva, che sarà la prima ad arrivare nell'importante mercato nord americano. Questa negli States avrà un prezzo di partenza intorno ai 70 mila dollari e dovrebbe rappresentare la vettura con la quale il Biscione tornerà a fare grossi numeri nelle vendite in America.
Questo almeno è ciò che si augurano i vertici di FIAT Chrysler Automobiles con in testa il numero uno, l'amministratore delegato Sergio Marchionne.
Gli aggiornamenti sulla Giulia
Sempre la pagina Facebook 'Alfa Romeo Project 952' ha mostrato la nuova Alfa Romeo Giulia 2.2 jtdm 180 cv attualmente esposta al Mirafiori Motor Village nelle foto di Fabio D'Amuri, ricordando con l'occasione che il 'Porte Aperte' per vedere la Giulia si svolgerà il 28 e il 29 Maggio, ma solo per le concessionarie Ufficiali Esclusive. Sempre su Facebook presenti anche le foto di Giulia Quadrifoglio e 2.2 jtdm alla 'Targa Florio' di Palermo nelle immagini di Salvatore Motisi.
La nuova berlina della casa di Arese è apparsa anche al Salone auto di Madrid negli scorsi giorni insieme alla sportiva 4C, destando grande entusiasmo nel pubblico spagnolo.
Obiettivo 100 mila unità vendute entro la fine del 2017
Per il resto ricordiamo che gli ordini sono iniziati il 2 maggio scorso, dal 3 maggio è possibile configurare online la nuova vettura del Biscione. Alfa Romeo Giulia si prepara, dunque, a dare il proprio personale assalto al segmento premium del mercato auto. Il numero uno del noto brand di Fiat Chrysler, Harald Wester ha dichiarato che l'obiettivo per la fine del 2017 è quello di aver venduto almeno 100 mila unità di Giulia. Questi numeri saranno determinanti per raggiungere l'obiettivo finale che è quello delle 400 mila immatricolazioni complessive da centrare entro la fine del 2018, cosi come espressamente chiesto da Sergio Marchionne.