Emma Bonino è la figura di alto profilo che quasi tutti i raggruppamenti politici stanno indicando in queste ore come candidata ideale per l'elezione a Presidente della Repubblica.

L'elezione della più alta carica della Stato dovrà avvenire ormai tra pochi giorni e, vista la estrema confusione politica che si respira un po' in tutti gli schieramenti politici che affollano il nostro Parlamento, in cui sembrano essere tutti contro tutti, trovare un accordo sul nome di colui o colei che rivestirà la più alta carica dello Stato sta diventando sempre più importante, anzi addirittura vitale.

Il nome di Emma Bonino sembra mettere d'accordo un po' tutti, sia per la lunga esperienza della radicale nei più alti ruoli istituzionali, come nella carica di ministro ed in quello di commissario europeo, un po' per le innumerevoli battaglie liberali che Emma Bonino ha combattuto, spesso al fianco di Marco Pannella, con una determinazione estrema, a volte andando contro tutto e tutti, realizzando riforme che, per i tempi in cui si sono consumate, sembravano impossibili persino da sottoporre all'opinione pubblica.

Emma Bonino poi, ultima ma sicuramente non meno importante considerazione, è tra i tre personaggi politici che riscuotono più seguito tra la gente, secondo i più accreditati istituti di sondaggi italiani, proprio mentre la popolarità di quasi tutti gli altri politici italiani cala a picco a causa dello stallo che si è creato nella nascita del nuovo Governo, interpretato dai più come un segno di debolezza e di inefficienza della vecchia politica, rispetto alle nuove e complicatissime problematiche che la crisi economica che attanaglia il nostro Paese ha fatto scaturire.

Se, con atto di responsabilità difficile ma non impossibile, almeno le due principali forze politiche italiane, ossia Popolo delle Libertà e Partito Democratico, sapranno coagularsi attorno al nome di Emma Bonino, questo sarebbe sicuramente interpretato come  un atto di buon senso e come una iniziativa che non potrebbe che portare un aumento di fiducia nelle istituzioni da parte di un'opinione pubblica, arrivata ormai ai limiti di sopportazione, anche per i continui scandali che si susseguono tra i nostri politici e che mettono continuamente in evidenza episodi di mal governo.