Alla chiusura del mercato invernale 2016 proviamo a capire chi si è rafforzato e chi ha perso qualcosa dopo questo mese di trattative. La squadra a muoversi meglio, sia in entrata che in uscita, è stata senza dubbio la Roma, che adesso potrebbe avere qualcosa in più delle altre pretendenti al terzo posto.

Juventus senza voto, Napoli sufficiente

Cominciando dalle due formazioni in testa al campionato, la sensazione è che gli acquisti effettuati da entrambe non possano influire sulla lotta scudetto.

I bianconeri hanno investito sui giovani, programmando il futuro senza modificare la rosa attuale: sv. Il Napoli ha portato in azzurro Grassi dall'Atalanta e Regini dalla Samp. Ottima operazione la prima, molti dubbi sulla seconda, che sembra decisamente un rincalzo: voto 6.

Roma meglio di Inter, Fiorentina, Milan e Lazio

Grazie al mercato, la Roma è pronta a riprendersi la testa del gruppo che punta al terzo posto. Le operazioni in uscita di Gervinho e Doumbia sono ottime, tanto quanto l'acquisto di Perotti e quello dell'affidabile Zukanovic. Inoltre, la scommessa El Shaarawy sembra funzionare: voto 7.

L'Inter ha abbracciato Eder, che sicuramente darà una grossa mano, ma non potrà certo garantire la fluidità di gioco necessaria a trovare la porta con più continuità. Un centrocampista di qualità avrebbe fatto comodo: voto 5,5.

La Fiorentina è stata tanto attiva quanto confusionaria sul mercato. Dopo aver sondato diversi difensori di talento si è portata a casa Benalouane. Molti dubbi anche su Tino Costa e sull'incostante Konè, ma le operazioni più deludenti sono in attacco, dove si è lasciato partire troppo frettolosamente Rossi per puntare su due incognite come Zarate e Tello: voto 5. Il Milan chiude col solo Boateng nella casella acquisti. Il ghanese non è ancora al top e resta un punto interrogativo.

I risparmi sugli ingaggi di esuberi come Cerci, De Jong e Nocerino non bastano ad ottenere la sufficienza: voto 5,5. La Lazio è la big ad aver deluso di più. Il ritardo in classifica avrebbe suggerito di ricorrere al mercato per aggiustare le cose e il solo acquisto di Bisevac in difesa non può bastare: voto 4,5.

Samp e Genoa ricostruite, bene Sassuolo e Torino

A Genova c'è stato un bel via vai, ma le sensazioni sono opposte. Sulla sponda blucerchiata, le cessioni di Eder e Zukanovic saranno difficili da colmare. Scarti di altre squadre come Dodò, Ranocchia o Diakité non sembrano utili. L'acquisto in extremis di Quagliarella alza leggermente il giudizio: voto 5. Il Genoa perde Perotti, ma Suso e Rigoni si sono inseriti bene e Cerci con una maglia meno pesante addosso può fare bene: voto 6.

Il Sassuolo, che si è liberato di due esuberi come Floro Flores e Floccari per investire sul giovane Trotta, dimostra di saper programmare: voto 6. Bene il Torino che ha riportato a casa Immobile e trattenuto Maksimovic: voto 6,5. Positivo anche il mercato del Bologna che ha vestito di rossoblu Floccari, Zuniga e Constant: voto 6,5.

Sufficienza per Chievo ed Empoli che hanno ceduto rispettivamente Paloschi e Barba a buon prezzo e li hanno sostituiti degnamente. Qualche dubbio sull'Atalanta che ha venduto Moralez e Denis, pilastri di una squadra collaudata, per scommettere su Diamanti e Borriello: voto 5,5. Deludono Palermo e Udinese che, in visibile affanno in campionato, avrebbero dovuto osare di più per risalire in classifica: voto 4,5.

Il Frosinone ha ricevuto troppi no da attaccanti che sarebbero stati utili alla causa salvezza: voto 5. Male anche il Carpi che ha proseguito nella campagna di inspiegabile epurazione degli acquisti del precedente ds Sogliano. A parte De Guzman, i rimpiazzi sembrano ancor meno all'altezza della categoria: voto 5. Si chiude infine con il Verona ultimo in classifica. Mercato che odora di rassegnazione alla retrocessione, ma non profuma neanche di programmazione per il futuro. Fuori elementi chiave come Hallfredsson e Sala per fare cassa, dentro in prestito incognite come Emanuelson, Rebic e Marrone: voto 4,5.