"Sondaggi sbagliati di proposito. Non vengono fatte nemmeno le interviste" così tuonava nella giornata di ieri Donald Trump, nuovo presidente (a sorpresa) degli Stati Uniti.

Ma chi è davvero Donald Trump? Analizziamo la vita politica e imprenditoriale del tycoon newyorkese, uno degli uomini più ricchi e potenti al mondo.

L'imprenditore

La vita imprenditoriale di Trump è costellata da grandi intuizioni immobiliari, possiede molti campi da golf (sua grande passione) in giro per il mondo, casinò ed alberghi.

Gli inizi lo videro lavorare prima nella società immobiliare del padre (dal quale ereditò gran parte del suo patrimonio) per poi spostarsi e speculare proprio nulla sua città (New York ndr) negli anni '70 con l'idea ambiziosa, fra le tante, di riqualificare la Riverside di Manhattan costruendovi un complesso residenziale ed il grattacielo più alto del mondo da ben 150 piani (nel 1973 vedeva la luce il World Trade Center). Nonostante avesse già a quel tempo una grande influenza politica, Trump non riuscì nella sua impresa per diversi motivi tra cui la dura opposizione all'opera da parte dei cittadini e residenti della zona (vincitori di una causa contro lo stesso Trump e la città di NY).

Ci vollero più di 17 anni per vedere la sua opera (seppure ridimensionata) prendere vita, ma, nel 1997 ormai sull'orlo del fallimento, vendette tutto ad un gruppo di investitori cinesi e di Hong Kong (opera ancora in fase di ultimazione).

Ma numerosi sono anche i fallimenti su tutte la Trump Airways. Anche in attività, dove inizialmente pare aver successo (proprio i casinò fra cui spicca il Trump Taj Mahal), ha dovuto nel tempo avvalersi di numerosi soci ed investitori. Marco Rubio, suo avversario nelle primarie repubblicane disse: “Se non avesse ereditato 200 milioni di dollari, sapete dove sarebbe Donald Trump adesso? A vendere orologi per strada a Manhattan".

La vita politica

La sua candidatura alle primarie repubblicane del 2016 creò qualche mugugno, difatti questa non era la prima volta che Trump tentava la scalata alla casa bianca.

La prima fu nel 2000 con la candidatura alle primarie (perse) del “Riform Party”, successivamente diede il suo appoggio al Partito Democratico ed infine al Partito Repubblicano con l'esito che noi tutti conosciamo.

Adesso dunque cosa dobbiamo aspettarci dal Trump presidente?

Thi is the end cantavano i Doors, forse sono io a vedere troppo “nero” ma è palese che nel mondo qualcosa sta cambiando, le politiche di estrema destra stanno tornando in auge, di fatti non sorprende il messaggio del leader xenofobo olandese Geert Wilders La gente si sta riprendendo il proprio Paese. Lo stesso faremo noi" o i messaggi di felicitazioni provenienti da Alba Dorata passando per la Le Pen finendo a Salvini.

Probabilmente siamo alla fine del sogno americano, l'America del “I have a dream” sembra svanire, ci aspetta probabilmente una politica populista ed anti mussulmana, messicana e contro ogni tipo di accoglienza.

Adesso, dopo il crollo del muro di Berlino, forse assisteremo alla costruzione del muro al confine con il Messico. Dopo gli incidenti fra poliziotti “dal grilletto facile” e i cittadini afroamericani, hanno fatto discutere le dichiarazioni di Trump in favore del libero utilizzo delle armi da fuoco suscitando aspre polemiche; come anche quelle sessiste rivolte alle donne.