"La solidarietà è un investimento che non va mai in perdita", questa la sintesi dell'evento conclusivo dell'iniziativa socio-sportiva e solidale "Disabilità e inclusione: nuove prospettive", co-finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito dell’avviso 1/2017, svoltasi lo scorso martedì 22 settembre presso gli spazi del TC3 (Circolo sportivo), a Palermo.

L'incontro, appuntamento conclusivo di una serie di attività ed eventi inseriti nel progetto “Non solo Assistenza: realizzazione di una rete di sostegno per la disabilità”, è stato un momento per riassumere e sintetizzare il bilancio di quanto attuato durante le attività messe a programma del progetto.

La disabilità al centro di nuove prospettive

Lo stesso, ha visto, tra gli altri, la partecipazione del referente del progetto, Maria Giuseppa Cassenti, gli psicologi Simona Bonfanti e Francesco Chianello, il neuropsicomotricista dell'Età evolutiva, Giuseppe Cataldo, il presidente regionale Fipe (Federazione Italiana Pesististica), Salvatore Parla, i tecnici federali Laura Lombardo e Marco Radicello, il vicepresidente nazionale Opes Italia, Andrea Patti, il presidente dell'associazione La danza delle ombre, Marina Scardavi ed il delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico, Stefano Saitta.

Le azioni, inserite nel programma progettuale dell'iniziativa e attuate su tutto il territorio nazionale, hanno permesso di creare tanti momenti di aggregazione, inclusione ed integrazione tra persone normodotate e con disabilità, aventi come principale collante lo sport: veicolo e canale di socializzazione ed annullamento delle differenze per eccellenza.

Disabilità: criticità e punti di forza emersi

Ad emergere, da tali momenti, non solo criticità riguardanti, principalmente, il permanere di barriere, ora architettoniche ora ideologiche o giurisprudenziali, ma anche nuove prospettive di intervento su quelle che sono, invece, le potenzialità di un mondo fatto di persone con abilità e talenti diversi, ma pur sempre persone.

Differenze che lo sport contribuisce ad azzerare o ridurre, grazie alla forza intrinseca di principi, regole e valori che, ad oggi, possono rappresentare una risorsa ed un nuovo punto di partenza per una società più civile, ma che ancora ha molti muri da abbattere davanti a sé.

Tra i partecipanti attivi all'incontro, che hanno fatto anche una dimostrazione pratica della propria disciplina in occasione del torneo di pesistica/parapowerlifting inclusivo "Memorial Antonino Oneri", alcuni atleti paralimpici nazionali che hanno ottenuto importanti riconoscimenti e raggiunto podi internazionali molto importanti per questa specialità tanto affascinante, ma ancora poco conosciuta al grande pubblico.

Disabilità, il ponte tra inclusione ed integrazione

A emergere, durante l'incontro, è stata la differenza concettuale e sostanziale tra due vocaboli molto simili nel significante, ma molto diversi nel significato: integrazione ed inclusione.

Se la prima prevede che un soggetto si "adatti" ad una situazione osservandone regole, usi e costumi e partecipando attivamente alla vita sociale di un determinato contesto, è la seconda che deve maggiormente rappresentare l'obiettivo finale, in quanto comporta un maggior impegno da parte del contesto a rendersi accessibile a più persone possibili.

Impegno che non deve essere né prerogativa esclusiva delle istituzioni, né del tessuto sociale, ma di una sinergia di attori che rendano il cambiamento davvero possibile.

Una tela per il Comitato Italiano Paralimpico

Al termine dell'incontro, è stata ufficialmente consegnata al delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico di Palermo, Stefano Saitta, la tela dipinta dai ragazzi disabili e normodotati realizzata durante uno degli eventi progettuali come simbolo di restituzione alla comunità di ciò che è stato fatto negli scorsi mesi.

La stessa, sarà esposta prossimamente presso gli spazi di Villa delle Ginestre, a Palermo: "Iniziative di questo tipo - ha affermato Saitta - sono molto belle, ma ancora più importante sarebbe riproporle nel tempo, per creare sinergia tra sport, scuola e società a beneficio dei ragazzi che ne sono destinatari".