TgCom24 ha pubblicato il sondaggio elettorale realizzato nei giorni scorsi dall'istituto Tecnè. Dai dati si può notare il forte vantaggio del centrodestra che supererebbe il 37%, soglia per ottenere il premio di maggioranza. Ora andiamo a vedere in dettaglio tutti i dati.

Per quanto riguarda i partiti, al primo posto troviamo il Partito Democratico di Matteo Renzi al 31,1%, in crescita di 0,6 punti percentuali.

Al secondo posto si posiziona Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi, al 24,9%, anch'esso in crescita di 0,6 punti percentuali. Al terzo posto il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ottiene il 20,9% dei voti, in calo di un punto percentuale.

Tra i piccoli partiti, il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano ottiene il 4,3%, in leggero calo dello 0,1. La Lega Nord è in crescita di 0,2 punti e raggiunge il 3,3%. Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, ottiene il 2,9%, in calo di 0,2 punti. Il partito di Nichi Vendola, Sinistra Ecologia e Libertà, è al 2%, anch'esso in calo di 0,2 punti.

L'Unione di Centro di Pierferdinando Casini è al 2,8%, in crescita di 0,2 punti. Gli incerti e gli astenuti sono comunque il 48,6%.  

Per quanto riguarda le coalizioni, il centrodestra è in forte vantaggio con il 37% dei voti, in crescita di 0,2 punti, mentre il centrosinistra è al 33,7%, in crescita di 0,4 punti.

Come abbiamo già detto, il centrodestra otterrebbe il premio di maggioranza avendo raggiunto la soglia del 37% prevista dall'Italicum, la nuova legge elettorale (ancora in discussione). Con questi dati, in parlamento entrerebbero solo tre partiti: Forza Italia, Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Tutti gli altri, infatti, resterebbero sotto il 4,5%, soglia di sbarramento per i partiti in coalizione.

Sempre secondo l'istituto Tecnè, se ci fosse un ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra, vincerebbe il centrosinistra con il 50,7% dei voti contro il 49,3% del centrodestra.

Infine, per quanto riguarda l'attuale governo Letta, cresce il numero dei giudizi negativi che raggiunge il 57,8% contro il 22,6% di giudizi positivi.